Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Nota del presidente Durnwalder riguardo alle accuse del Ministro Frattini

Il presidente della Giunta, Luis Durnwalder, prende posizione in maniera decisa riguardo alle accuse formulate dal Ministro Frattini secondo il quale il colloquio con il Commissario Bolkenstein avrebbe posto la politica energetica italiana nel mirino del Commissario europeo che si occupa della concorrenza.

Secondo il presidente della Giunta provinciale la responsabilità di un procedimento UE nei confronti dell’Italia in materia di energia andrebbe attribuito, in primo luogo, al trattamento di favore riservato dal Decreto Bersani ai due colossi italiani dell’energia, ENEL ed Edison in materia di concessioni idroelettriche.

Va inoltre sottolineato, secondo la nota, il fatto che è stato lo stesso Governo a sollevare obiezioni contro le norme di attuazione provinciali in materia di energia, avviando, in questo modo, una procedura di verifica complessiva che ha portato alle attuali prese di posizione della Commissione europea.

“Trovandomi in Norvegia per un breve periodo di ferie solo oggi riesco ad intervenire nel dibattito che con toni accesi, a quanto mi viene riferito, si sta svolgendo in questi giorni in provincia in merito agli orientamenti che stanno per maturare presso la Commissione Europea relativamente ai titoli di preferenza accordati dal Decreto “Bersani” ai concessionari uscenti di concessioni di grandi derivazioni di acqua a scopo di produzione idroelettrica.

In particolare mi verrebbe attribuita, da parte del Ministro Frattini, la “denuncia” della norma per ripicca o puntiglio, avendo appreso che la Commissione, che pure in un primo momento sembrava favorevole a confermare l’analogo titolo di preferenza a favore delle società idroelettriche degli enti locali, quantomeno per il rinnovo delle concessioni già assentite, si stava determinando a favore di un azzeramento totale di ogni tipo di privilegio.

In realtà le cose si sono svolte un po’ diversamente. Effettivamente avevo chiesto un incontro al Commissario Frits Bolkestein per sentire dallo stesso, tra altre questioni, come giudicava la soluzione compromissoria predetta, per cui i titoli di preferenza a favore degli enti locali potessero coesistere con gli analoghi titoli dei concessionari uscenti all’atto del rinnovo delle concessioni stesse.

È anche vero che il Commissario Bolkestein, perfettamente a conoscenza dei fatti, mi disse, senza indugio, che tale formula compromissoria non lo convinceva, essendo lui fermamente contrario ad ogni forma di preferenza o misura in grado di ostacolare la libera circolazione dei capitali e delle imprese.

Ma non ci fu bisogno di alcun atto di “denuncia” da parte mia, in quanto, di fronte alla mia esternazione del timore che le forme di preferenza previste dal Decreto “Bersani” potessero essere surrettiziamente estese al territorio provinciale in sostituzione di quelle che intendeva eliminare, il Commissario mi tranquillizzò, rassicurandomi sul fatto che la sua contrarietà ai privilegi non è a senso unico e che già si stava muovendo in tal senso. Questo per quanto attiene all’incontro con il Commissario Bolkenstein.

Per quanto attiene invece la questione in sé giova ricordare che non è stata la Provincia ad interessare la Commissione europea delle norme di attuazione di settore e, di riflesso, del Decreto “Bersani”, bensì che tale interessamento con, in questo caso sì, una denuncia vera e propria, è stato promosso da altri, che ora piangono il loro destino”.

FG


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