Giornata dell’Autonomia 2014

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Legge sul commercio, minaccia di impugnazione - Widmann "attacco all'autonomia"

"Avevamo messo in conto richieste di chiarimento sul nuovo ordinamento provinciale del commercio, ma che Roma voglia bocciare l'intera legge si configura come un attacco alla nostra autonomia": è quanto afferma l'assessore Thomas Widmann in merito alle intenzioni del Governo di impugnare il nuovo ordinamento del commercio in Alto Adige, come preavvisa una comunicazione del Ministero giunta all'Assessorato.

Come da prassi nel caso di una possibile impugnazione del Governo, il Ministero competente ha scritto alla Provincia in merito alla legge sul commercio. "Il problema però è che il Governo non chiede di avere chiarimenti su singoli punti della legge provinciale, bensì ritiene tutto il provvedimento anticostituzionale", riferisce Widmann. Nella comunicazione non viene espressa alcuna osservazione alla quale poter replicare, prosegue Widmann, ma si rimanda soltanto alle competenze statali in materia di commercio e di concorrenza.  

"Nessuno contesta che lo Stato abbia la competenza in questi ambiti, ma a Roma non dovrebbe sfuggire che l'Alto Adige può regolamentare le questioni di carattere urbanistico e quindi decidere quale sviluppo sia ammissibile e in quali settori", chiarisce l'assessore Widmann. Proprio su queste competenze fa leva e si basa il nuovo ordinamento del commercio, ad esempio quando si parla di commercio al dettaglio nelle aree produttive o nel verde agricolo, dove è stato vietato.

"Non può essere che sia Roma a decidere se in Alto Adige ogni magazzino di frutta possa diventare un centro commerciale o se improvvisamente il commercio possa svolgersi non nei centri urbani ma nelle aree produttive o nel bosco", continua Widmann ricordando le esperienze della Francia, "dove in tantissime località sono rimasti un paio di negozi di souvenir mentre chi vuole fare acquisti deve andare in auto nelle zone produttive." Per impedire questo sviluppo incontrollato, la Giunta provinciale ha presentato un ordinamento con cui si cerca di sfruttare tutte le competenze provinciali per regolamentare il commercio in modo equilibrato: "Abbiamo quindi recepito le direttive del governo Monti sulle liberalizzazioni nei centri storici, perchè lì hanno un senso", spiega Widmann. Per limitare il caos fuori dai centri si è intervenuti invece con le limitazioni di carattere urbanistico: "Non ammettere questi vincoli significa intervenire sull'autonomia provinciale e sulle sue competenze", conclude Widmann, che in caso di impugnazione prefigura di resistere in giudizio davanti alla Consulta.

 

pf


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