Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Progetto Interreg “Insieme sano”: rilevazioni del fabbisogno in cinque Comuni altoatesini

Riuscire ad organizzare un ambiente e una rete di attività, a livello dei singoli Comuni, per migliorare la qualità di vita delle persone svantaggiate con offerte mirate nella sanità, nel sociale e nel tempo libero. Questo l´obiettivo del progetto Interreg IV "Insieme sano", che vede la collaborazione transfrontaliera fra Provincia di Bolzano e Cantone dei Grigioni.

Il progetto è stato avviato circa un anno fa ed è coordinato, per l´Alto Adige, dalla Ripartizione provinciale famiglia e politiche sociali, e realizzato concretamente dalla Fondazione Vital, mentre la parte svizzera è affidata all’Ufficio sanità del Cantone dei Grigioni.

L´obiettivo comune di questo progetto transfrontaliero organizzato nell´ambito del programma europeo Interreg IV, è quello di migliore la qualità di vita delle persone cosiddette svantaggiate, con un occhio di riguardo, soprattutto per quanto concerne il partner svizzero, alla terza età. Dal punto di vista operativo, l’iniziativa coinvolgerà inizialmente cinque comuni altoatesini rispettivamente Tubre, Badia, Varna, S. Martino in Passiria e Trodena ed altrettanti del Cantone dei Grigioni.

Per quanto riguarda la Provincia di Bolzano la prima fase si è concentrata su una rilevazione territoriale dei bisogni, in maniera particolare sui gruppi che necessitano di maggiore attenzione. I dati emersi, naturalmente, variano in maniera notevole da Comune a Comune, e saranno quindi diversificate anche le misure che saranno messe in campo da parte della Fondazione Vital che gestisce il progetto Interreg a livello provinciale.

L’idea di fondo è che il successo possa essere raggiunto solo partendo dal basso: cittadini e singole realtà locali, dunque, sono stati individuati come moltiplicatori ideali del progetto, e verranno coinvolti attivamente nella fase di sviluppo. In concreto ciò significa che i rappresentanti comunali e le persone coinvolte lavorano a stretto contatto con i responsabili del progetto per pianificare gli interventi ritenuti più efficaci per migliorare la qualità di vita delle persone svantaggiate.

I risultati ed i suggerimenti raccolti tra la popolazione saranno presentati nell’ambito di assemblee a livello comunale. A questo proposto la responsabile per gli affari sociali del Comune di Badia, Edith Dapoz si dichiara fiduciosa che da parte dei cittadini vi sarà disponibilità a collaborare in maniera attiva al progetto che mira ad u miglioramento della qualità della vita nel loro territorio.  

Analogo ottimismo viene espresso da Martina Vieider responsabile del progetto per la Fondazione Vital la quale sottolinea l’importanza di informare capillarmente la popolazione per realizzare un effettivo coinvolgimento di tutti i soggetti.

 

 

FG


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