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Dalla Giunta: in 90 giorni l'assegnazione di nuove aree alle imprese

Entro 90 giorni, e non più gli attuali due anni, saranno assegnate le nuove zone produttive alle imprese: la Giunta provinciale ha delineato oggi (16 aprile) lo schema che riduce i tempi e la procedura di assegnazione. Lo stesso criterio verrà adottato anche per la variazione di coltura agricola. Lunedì prossimo la delibera finale.

"Riduzione della burocrazia e dei tempi di attesa: in questa direzione va l'impegno della Giunta provinciale attraverso la riforma dell'assegnazione delle aree produttive", ha ricordato il presidente Luis Durnwalder dopo la seduta. Un problema cronico dell'Alto Adige, sia per la scarsità di terreni che per l'iter complesso, che la Giunta vuole risolvere con la proposta delineata oggi e che verrà formalizzata nella prossima seduta. Riguarderà il cambio di destinazione da verde agricolo o bosco a zona produttiva ma anche quello da bosco a prato, pascolo o verde alpino (alpeggio).

L'interessato potrà chiedere subito al Comune, o alla Provincia in caso di zone di interesse provinciali, il cambio di coltura o di destinazione urbanistica. Ci sarà un tempo di risposta molto breve. La riforma infatti lascia più spazio all'iniziativa privata abbandonando il sistema degli espropri, garantendo un iter più snello e soprattutto tempi certi: tra la richiesta a Comune o Provincia, il passaggio nelle commissioni di esperti e il via libera non dovranno passare più di 90 giorni per l'assegnazione delle aree alle imprese. Per accelerare al massimo, se sarà positivo il parere delle commissioni, non sarà neppure più necessario un ulteriore passaggio in giunta.

Nel dettaglio, la richiesta originaria di cambio di destinazione di un'area resta affissa 10 giorni all'Albo pretorio comunale, poi altri 15 sono previsti per presentare eventuali obiezioni alla richiesta. Scaduto il termine, la domanda viene inserita all'ordine del giorno della successiva seduta di Consiglio comunale. Se il Consiglio la boccia, la procedura viene del tutto respinta. Se invece l'iter prosegue, la domanda passa alla commissione di esperti competente: ambientale per il cambio di coltura, urbanistica se la richiesta riguarda una nuova zona produttiva. Se la commissione approva all'unanimità, il cambio di destinazione viene inserito d'ufficio nel PUC, negli altri casi tocca alla Giunta provinciale prendere una decisione definitiva entro 30 giorni. "Con questa riforma gettiamo anche le premesse per accelerare gli insediamenti di aziende e quindi creare nuovi posti di lavoro", ha concluso Durnwalder.

pf

Le decisioni della Giunta Provinciale 16-04-2012

Il Presidente Durnwalder spiega le importanti novità per la riduzione della burocrazia

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