Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Assistenza economica: facilitato l'accesso per gli anziani senza figli. Sanzioni per chi non cerca lavoro

L'accesso alle prestazioni di assistenza economica sarà più facile per i pensionati ultrasettantacinquenni senza figli. In futuro non dovranno più rinnovare la domanda, ma sarà sufficiente un'unica istanza. La Giunta provinciale ha introdotto una serie di modifiche nella normativa sull'assistenza economica sociale, tra le quali un inasprimento delle sanzioni per chi non dimostra impegno nella ricerca di un lavoro.

Anziani con più di 75 anni e senza figli, la cui principale entrata è costituita da una pensione e che richiedono il reddito minimo o il contributo per locazione al distretto sociale, dovranno in futuro presentare la domanda una sola volta. Il rinnovo della concessione avrà luogo sulla base di una istruttoria svolta d'ufficio.

“Attraverso le prestazioni dell'assistenza economica pensionati con un reddito molto basso ottengono un'integrazione fino al valore del reddito minimo, attualmente pari a 597 euro mensili. La necessità di rinnovare periodicamente la domanda era un onere per molti anziani“ rileva l'assessore Richard Theiner. Per gli anziani bisognosi, il cui reddito da pensione rimane sostanzialmente stabile, diventa così più facile ottenere un aiuto.

La nuova procedura non troverà invece applicazione nel caso siano presenti dei figli. Anche nel senso della solidarietà famigliare questi hanno, infatti, in base alla legge un obbligo di sostegno nei confronti dei genitori.

In base a quanto deciso dalla Giunta saranno invece più severe le sanzioni per gli assistiti dell'assistenza economica che non dimostreranno impegno nella ricerca lavorativa o che non partecipano ai progetti previsti dal distretto. “Già ora in queste situazioni le prestazioni venivano ridotte. Questo meccanismo è stato ulteriormente inasprito, rendendo ancora più incisive le sanzioni“ aggiunge Theiner.

Anche per quanti hanno come unica entrata le prestazioni dell'assistenza economica le regole sono state modificate. Sono infatti stati stabiliti dei massimali mensili agli importi erogabili, che tengono conto in misura maggiore del livello delle retribuzioni. “L'assistenza economica” conclude l’assessore “deve essere solo un sostegno temporaneo in situazioni di necessità, non un reddito continuativo. Prestazioni troppo elevate non contribuiscono necessariamente alla ricerca di autonomia da parte delle persone“. Per le persone che oltre all'assistenza economica dispongono anche di redditi da lavoro o da pensione, le prestazioni rimangono invece inalterate.

In futuro farà parte del comitato tecnico dei distretti sociali anche un rappresentante dei Comuni. In tal modo potrà essere migliorato lo scambio di informazioni tra questi ed il servizio di assistenza economica.  Le modifiche approvate saranno operative a partire dal 1° maggio.

 

 

FG


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