Giornata dell’Autonomia 2014

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Dalla Giunta: in dirittura d'arrivo la legge quadro provinciale sull'IMU

Raggiunto l'accordo di massima, in Giunta provinciale, per quanto riguarda la legge quadro sull'IMU che sostituisce la vecchia ICI. In attesa degli ultimi dati e di un'intesa con il Consorzio dei Comuni, si punta a rendere l'imposta "neutrale" per i comuni, ovvero a non far gravare sulle casse municipali l'obbligo di versare allo Stato somme non riscosse.

"Una legge quadro è necessaria in tempi brevi - ha sottolineato il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder - perchè a giugno dovrà essere riscossa la prima rata dell'IMU, e i comuni altoatesini devono sapere come muoversi. E' necessario dare uniformità alla materia per evitare che vi siano marcate differenze tra i comuni nell'applicazione dell'imposta, e l'Accordo di Milano ci offre la possibilità di intervenire". Il via libera definitivo non c'è ancora in attesa degli ultimi dati sul numero degli immobili e di un'intesa con il Consorzio dei Comuni, ma dall'esecutivo di Palazzo Widmann arriva comunque l'ok di massima al provvedimento. "Con questa legge - ha commentato Durnwalder - rendiamo i Comuni più autonomi, e li liberiamo dal rischio di dover versare allo Stato somme non incassate. Il provvedimento governativo, infatti, prevede che il 50% dell'aliquota minima, pari a circa 60 milioni di euro nella sola Provincia di Bolzano, venga girato a Roma".

Il presidente Luis Durnwalder ha illustrato poi l'orientamento prevalente all'interno della Giunta provinciale: "Per la prima casa verrà applicata l'aliquota stabilita dal governo nazionale - ha spiegato - pari al 4 per mille del valore catastale con una detrazione di 200 euro alle quali si aggiungono altri 50 euro per ogni figlio a carico. Per quanto riguarda, invece, la seconda casa, l'aliquota resta quella maggiorata, pari al 7,6 per mille, ma con due agevolazioni: si passa all'aliquota minima del 4 per mille, infatti, se l'alloggio viene affittato gratuitamente a figli, genitori e fratelli, oppure ad una persona residente nel comune che la utilizza come prima casa. L'aliquota minima, a nostro giudizio, dovrebbe applicarsi anche per le abitazioni poste sotto la tutela delle belle arti, mentre i fabbricati rurali usati a scopi agricoli, tranne quelli di proprietà delle cooperative per i quali sarebbe prevista un'aliquota del 2 per mille, dovrebbero essere esentati dall'IMU".

Prima di approvare definitivamente la legge quadro, che dovrà poi passare in Consiglio provinciale, la Giunta attende non solo il parere del Consorzio dei Comuni, ma anche dati più precisi per quanto riguarda il numero degli immobili da tassare e le entrate dei Comuni. "In ogni caso - ha concluso Durnwalder - gli introiti derivanti dall'IMU non dovranno essere inferiori rispetto a quelli della vecchia ICI".

mb


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