Giornata dell’Autonomia 2014

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La "dea madre" nel passato altoatesino

Nel corso di una serata organizzata dal Museo archeologico dell'Alto Adige, l'antropologa Michela Zucca ripercorrerà le tracce della cultura matriarcale in Alto Adige. L'appuntamento è in programma martedí 15 ottobre, alle ore 20.00, in via Museo 43 a Bolzano.

"Uno sguardo al femminile": così si intitola la serie di incontri organizzati, con scadenza regolare, dal Museo Archeologico dell'Alto Adige, aventi come comune denominatore temi legati al mondo femminile. Obiettivo delle serate è ricostruire e ripercorrere le tracce lasciate dalle donne nella preistoria e nella protostoria: l'iniziativa vuole infatti offrire l'opportunità di scoprire contesti ancora poco noti, e di rompere schemi interpretativi ormai consolidati.

Il prossimo appuntamento previsto nell'ambito di questo programma di incontri è dedicato a "La grande madre delle montagne": nel corso di una storia plurimillenaria, le Alpi sono state infatti testimoni dell'affermarsi di una cultura matriarcale dominata da una "dea madre", di cui rimangono numerose testimonianze archeologiche, artistiche, culturali, da rintracciare ancora oggi nelle credenze popolari e nella religione cristiana. L'antropologa Michela Zucca, specialista in cultura alpina e nello studio dell'immaginario, nonché collaboratrice del "Centro di ecologia alpina", dove si occupa di sviluppo sostenibile e della direzione di progetti europei, illustrerà queste testimonianze, cercando di ricostruire gli aspetti più importanti dell'antica cultura matriarcale.

La serata dedicata a "La grande madre delle montagne" è in programma martedì 15 ottobre, alle ore 20.00, preso il Museo Archeologico dell'Alto Adige, in via Museo 43 a Bolzano. L'intervento della dott.ssa Zucca e la discussione sul tema saranno in lingua italiana. L'ingresso è libero.

MC


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