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Liberalizzazioni: Widmann incontra tassisti e autotrasportatori
Uno degli argomenti più caldi al centro dell'agenda politica italiana è quello delle liberalizzazioni imposte dal governo Monti. Oggi (19 gennaio) l'assessore provinciale Thomas Widmann ha incontrato una delegazione di tassisti e di autotrasportatori, i quali hanno illustrato le loro richieste: dal contingentamento delle licenze, al prezzo del carburante, alla riduzione della burocrazia.
Gli autotrasportatori e i proprietari di imprese di trasporto sono tra le categorie toccate dalla manovra Monti per quanto riguarda la liberalizzazioni. "Si tratta di due settori già pesantemente toccati dalla crisi - sottolinea Widmann - e che in più devono fare i conti con una concorrenza sempre più agguerrita a livello europeo". Uno dei nodi chiave è rappresentato dal caro-carburante, con l'80% degli autotrasportatori altoatesini costretto a spingersi oltre confine per il rifornimento. "Ciò comporta non solo un ulteriore carico di lavoro - spiega l'assessore - ma anche minori entrate per la Provincia legate alle accise". L'assessore Thomas Widmann, che in Giunta provinciale ha le competenze in materia di commercio, ha annunciato di voler valutare la "fattibilità e la sostenibilità economica di una riduzione del prezzo del carburante per autotrasportatori e imprese di trasporto sull'esempio di quanto già facciamo per i comuni di confine".
Per quanto riguarda il carico burocratico che grava sulle spalle delle aziende, Widmann sottolinea che "se il paese vuole fare davvero passi in avanti per quanto riguarda le liberalizzazioni, deve intervenire in maniera più incisiva proprio sulla burocrazia". Widmann cita l'esempio del collaudo dei tachimetri, che in Italia deve essere effettuato ogni anno mentre nel resto d'Europa ogni due anni. "Sembrano piccolezze - commenta l'assessore - ma anche questi particolari possono fare la differenza in un mercato estremamente competitivo".
I provvedimenti del governo Monti, inoltre, prevedono un drastico aumento delle licenze per i taxi abolendo gli stringenti limiti attualmente in vigore. Sul tema l'assessore Thomas Widmann ha ammesso che "l'Alto Adige ha ben poche speranze di potersi distinguere dal resto del territorio nazionale", ma in ogni caso dall'incontro è emersa l'intenzione di dare vita ad una centrale unica dei taxi attiva a livello provinciale. "Il modello funziona già bene a Bolzano città - spiega Widmann - e credo che possa essere espanso con successo anche al resto dell'Alto Adige. Ora si tratta di studiare dal punto di vista tecnico e legale le possibilità di un sostegno da parte della Provincia".
A conclusione degli incontri, le due categorie professionali hanno consegnato a Widmann un elenco delle loro richieste in tema di liberalizzazioni. "Le valuteremo - conclude l'assessore - e faremo in modo che il presidente Durnwalder ne discuta durante il colloquio che avrà con il premier Mario Monti".
mb
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