Varie | 04.10.2002 | 12:05

Le assessore Gnecchi e Kasslatter-Mur: "È tempo di pace"

Le responsabili provinciali per il Lavoro, la Scuola e la Formazione professionale italiana, Luisa Gnecchi, e per la Scuola e Formazione professionale tedesca, Sabina Kasslatter-Mur, sono a favore del mantenimento del nome "Piazza della Pace": "Solo chi sceglie la pace guarda al futuro con serenità."

Anche le assessore provinciali Luisa Gnecchi e Sabina Kasslatter-Mur si schierano per il mantenimento del nome "Piazza della Pace", il cui destino verrà sancito dal referendum in programma domenica prossima, 6 ottobre. Le responsabili del settore scuola e formazione professionale, nonché, per quanto riguarda Luisa Gnecchi, delle politiche del lavoro, invitano quindi i cittadini a schierarsi per il "no" al ripristino del vecchio nome "Piazza della Vittoria."

"Le guerre", commentano le due assessore provinciali, "recano con sè sgomento, dolore e paura, non solo per chi combatte ma anche per coloro che restano a casa. È pertanto umano opporsi alla violenza ed al terrorismo e promuovere, invece, giustizia, tolleranza e pace."

"Pace non significa però soltanto assenza di guerra", proseguono le assessore Gnecchi e Kasslatter-Mur, "ma presenza di giustizia, affinché ogni persona abbia la possibilità di esprimere le proprie potenzialità, nel riconoscimento e rispetto reciproco. In questo senso troviamo che sia giusto chiudere con la cultura delle guerre e delle vittorie, e dare ad una piazza, come segnale concreto di questa scelta, il nome di "Piazza della Pace". Dobbiamo esprimere ogni giorno, nella quotidianità, la nostra volontà di pace, che non deve restare solo nella teoria, bensì deve essere trasformata in realtà tangibile. Non basta deporre le armi: è necessario invece cambiare i rapporti sociali, smontare i meccanismi su cui si fondano i rapporti di dominio."

"Solo chi sceglie la pace", concludono le assessore, "guarda al futuro con serenità, senza paura e sgomento. Siamo convinte che il nome "Piazza della Pace" debba essere un segno del nostro adoperarci quotidiano per la pace, e che debba pertanto essere mantenuto."

MC