Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Misure economiche per un ammontare di 3 milioni € per lo sviluppo delle aree periferiche

Presentati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Widmann, i contenuti del bando finanziato dal Fondo Sociale Europeo e finalizzato alla realizzazione di misure di sostegno per 77 Comuni altoatesini a rischio spopolamento e caratterizzati da strutture economiche deboli. Alla conferenza stampa, indetta dall’Ufficio Fondo Sociale Europeo, hanno preso parte il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, il direttore della Ripartizione Europa, Thomas Mathà, e la direttrice dell’Ufficio Fondo Sociale Europeo, Judith Notdurfter.

Presentato il bando per il sostegno alle aree periferiche

Sulla base di uno studio elaborato per incarico della Giunta provinciale denominato “Alto Adige 2021” e di un’indagine svolta dall’Istituto di ricerche economiche (IRE) della Camera di Commercio sono circa una ventina i Comuni altoatesini caratterizzati da strutture economiche deboli e, di conseguenza, minacciati dal rischio di spopolamento.

Tenendo conto di questi studi, ha sottolineato il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, nel corso della conferenza stampa, la Giunta provinciale, con il sostegno del Fondo Sociale Europeo, ha deciso di promuove una serie di misure di analisi e di prevenzione del fenomeno.

Tra queste vi è lo stanziamento di 3 milioni di euro che saranno appunto impiegati per sostenere i progetti che si aggiudicheranno il bando di gara che verrà pubblicato il 17 gennaio prossimo sul Bollettino ufficiale della Regione. I comuni potenzialmente interessati dal bando di gara sono 77 suddivisi in quattro categorie sulla base di specifici parametri socio-economico.

Tra i Comuni maggiormente a rischio, secondo quanto dichiarato questa mattina dal presidente Durnwalder, vi sono: Anterivo, Lauregno, Martello, Moso i. P., Ponte Gardena, Predoi, Proves, San Pancrazio, Selva dei Molini, Senale-San Felice, Stelvio, Trodena, Ultimo. 

Questi Comuni evidenziano un andamento demografico molto debole ed una struttura economica e sociale molto debole.

Possono presentare progetti: Comuni e loro consorzi;Comunità comprensoriali;Enti pubblici e privati;Enti bilaterali costituiti dalle parti sociali; Imprese, anche del movimento cooperativo, e loro consorzi; Associazioni con finalità formative e sociali. Il partenariato dovrà comprendere soggetti appartenenti ad almeno due diverse categorie tra quelle sopra  indicate.

I progetti dovranno essere finalizzati all’inserimento o al reinserimento lavorativo in particolare di donne, persone disabili e lavoratori “anziani”. Il direttore della Ripartizione Europa, Thomas Mathà, e la direttrice dell’Ufficio Fondo Sociale Europeo, Judith Notdurfter, hanno inoltre sottolineato che nella realizzazione concreta dei progetti è previsto un coinvolgimento attivo delle varie componenti sociali ed economiche presenti sul territorio al fine di ottimizzare i risultati e dare risposte concrete alle esigenze dei singoli Comuni.

I progetti dovranno essere finalizzati all’inserimento o al reinserimento lavorativo in particolare di donne, persone disabili e lavoratori “anziani”. Il direttore della Ripartizione Europa, Thomas Mathà, e la direttrice dell’Ufficio Fondo Sociale Europeo, Judith Notdurfter, hanno inoltre sottolineato che nella realizzazione concreta dei progetti è previsto un coinvolgimento attivo delle varie componenti sociali ed economiche presenti sul territorio al fine di ottimizzare i risultati e dare risposte concrete alle esigenze dei singoli Comuni.

I dettagli tecnici delle misure previste dal bando di concorso saranno presentati nel corso di un incontro che avrà luogo martedì 24 gennaio, alle ore 9,30, nel cortile interno di Palazzo Widmann, in via Crispi,3 a Bolzano.

 

FG

Rischio spopolamento: misure economiche per un ammontare di 3 milioni di Euro

Il Presidente Durnwalder sul bando per i progetti contro lo spopolamento

Thomas Mathà sulla cause dello spopolamento

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