Giornata dell’Autonomia 2014

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Relazione di Durnwalder al bilancio: priorità a cittadini, crescita e conoscenza

Un bilancio complesso, che richiede flessibilità alla luce della situazione nazionale, quello presentato oggi (6 dicembre) dal presidente della Provincia Luis Durnwalder nell’aula del Consiglio provinciale a Bolzano. Nella Relazione programmatica al documento di previsione il governatore ha sviluppato le priorità della Giunta provinciale nel 2012. Tre "C" sono le piste di lavoro: impegni per il cittadino, per la crescita e per la conoscenza.

Il presidente Luis Durnwalder presenta la Relazione programmatica al bilancio provinciale 2012 (Foto Pertl)

Luis Durnwalder ha presentato le linee programmatiche del bilancio provinciale 2012: pareggia attorno ai 5,2 miliardi di euro ma va inquadrato nella complessa situazione economica globale e nella fase di incertezza sui conti pubblici italiani dopo il varo della nuova manovra finanziaria. “Per quanto l’ambito nazionale e internazionale sia estremamente confuso, è chiara la pista di lavoro che la Giunta ha voluto seguire nella redazione del bilancio.” Si può sintetizzare con una lettera moltiplicata per tre, ha detto Durnwalder, “o in altri termini con la formula delle tre C, che rappresentano le priorità che ci siamo poste, i settori chiave che influiranno in modo particolare sullo sviluppo della nostra provincia, gli assi lungo i quali muoverci non solo nel 2012 ma anche ben più in là.” Le tre C esprimono i concetti di cittadini, conoscenza e crescita, “tre C che descrivono gli obiettivi esentati da tagli, i capitoli di bilancio che abbiamo mantenuto stabili o che abbiamo persino incrementato”, ha sottolineato Durnwalder.

Il Presidente ha ricordato che nella formazione del bilancio la Giunta provinciale non ha mai seguito la via facile, quella popolare perché populista, “anche se negli ultimi anni non è stato semplice. Abbiamo invece imparato a cavarcela anche con bilanci che si riducono. Abbiamo imparato che non si può sempre fare tutto contemporaneamente e che si devono fare delle scelte. E che talvolta – anche se è politicamente doloroso – si deve rinunciare del tutto.” Durnwalder ha ribadito l’imperativo di gestire le risorse disponibili concentrandosi sui settori chiave “in modo da portare avanti lo sviluppo della nostra Provincia senza accendere un’ipoteca che gravi sulle spalle dei nostri figli.”

L’Alto Adige è nella condizione privilegiata di poter assistere al forte impatto economico e politico che gli sviluppi negativi hanno avuto in altri Stati, “ma la nostra situazione non è privilegiata a tal punto da permetterci di ignorare questi sviluppi negativi e le ripercussioni in provincia di Bolzano. L’economia nell’Europa unita è senza confini, per cui anche la crisi economica e finanziaria non conosce confini. Non si può dunque stare a guardare, dobbiamo prendere provvedimenti (e lo facciamo anche) per rendere possibilmente meno percepibili le conseguenze della crisi”, ha spiegato Durnwalder. In tal senso va il potenziamento dell’autonomia speciale.

Gli indirizzi di governo sono chiari: a livello politico, attraendo sempre più competenze da Roma a Bolzano, affinché le decisioni possano essere adottate a un livello di governo più vicino ai cittadini. Sotto il profilo finanziario, attraverso un ampliamento del margine di azione in ambito fiscale; sotto il profilo economico, offrendo alle imprese la possibilità di creare basi solide per superare le crisi internazionali: mediante uno sgravio fiscale e burocratico, con il sostegno agli investimenti, la creazione di nuove imprese e l‘export, con l’innovazione e la ricerca e sviluppo. A livello sociale, facendo in modo che tutti i cittadini possano avere le stesse chances; nella politica energetica acquisendo gli strumenti per pianificare il futuro energetico locale, indipendentemente dai pozzi petroliferi sauditi, dai giacimenti di metano libici, dal carbone tedesco o dall’energia nucleare francese.

La prima delle tre C del bilancio programmatico 2012 riguarda il cittadino ed è connessa quindi al benessere della persona: “La politica deve creare le condizioni quadro in cui le persone possano vivere felici, condizioni che le aiutino a soddisfare le loro fondamentali esigenze: restare in salute e ottenere una buona assistenza medica, sicurezza, indipendenza economica, un futuro sicuro. È proprio questo che facciamo – in modo particolare – con il presente bilancio di previsione.”

Tra le misure in questa direzione Durnwalder ha indicato il sostegno al mercato del lavoro, che consente all’Alto Adige di avere il più basso tasso di disoccupazione d’Europa, ma anche l’assistenza sanitaria, che conoscerà un ulteriore salto di qualità con una ridefinizione dei compiti di ospedali, distretti e medici di base, con un alleggerimento del carico di pazienti sui nosocomi e con un abbattimento dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie. Tra i servizi al cittadino Durnwalder ha ricordato poi l’assegno per i non autosufficienti, i cui fondi saranno ancora incrementati, le diverse misure di tutela sociale e il sostegno all’edilizia abitativa. “Siamo una Provincia attenta alle esigenze sociali, una Provincia che si preoccupa che la forbice tra ricchi e poveri non si apra troppo, una Provincia che fa in modo che la rete di protezione dei ceti disagiati sia molto ampia.”

Questo impegno si deve accompagnare alla ricerca di un difficile equilibrio tra l’obiettivo di assicurare opportunità uguali per tutti da un lato, e il rischio del livellamento dall‘altro. “Perché proprio quando facciamo in modo di aumentare ovunque possibile il livello di qualità della vita di chi guadagna meno, vanifichiamo lo stimolo a darsi da fare, l’impegno individuale”, ha osservato Durnwalder. Anche per questa ragione, anche per ragioni di equità, la Giunta ha azionato la leva fiscale: “Innanzitutto l’imposta sui redditi IRPEF il prossimo anno verrà totalmente ridisciplinata, per farne uno strumento di sgravio per i cittadini ma anche di politica familiare.”

La promozione dell’istruzione, la creazione di pari opportunità per tutti, sono il collegamento tra i servizio al cittadino e la seconda C, la conoscenza. “Investiremo molto anche il prossimo anno nell‘istruzione, non abbiamo effettuato alcun taglio in questo settore perché è l’esempio di ciò che deve fare la politica: creare le condizioni operative perché i cittadini possano sfruttare al meglio l’offerta disponibile. Il risultato finale è poi nelle mani del singolo“, ha affermato il Presidente, che ha definito l’istruzione “il settore chiave per antonomasia, pensando al futuro della nostra provincia. E se in ogni discorso si continua a predicare che i bambini e i giovani sono il futuro, gli investimenti nell’istruzione rappresentano il metro di misura della serietà di queste affermazioni e di quanto si prenda sul serio la garanzia del domani.”

Per accumulare il sapere rilevante per la società, la conoscenza individuale deve essere inserita al meglio in un network: l’Università, ha ricordato Durnwalder, è la sede in cui questa combinazione può riuscire. “C’è però un secondo luogo votato a questa attività: il Parco tecnologico che realizzeremo a Bolzano Sud, un progetto sostenibile dal punto di vista finanziario, con una chiara strategia rivolta alla ricerca e alle piccole imprese, con ricadute importanti sul territorio in termini di innovazione”, ha specificato.

Un’altra misura concreta in materia di conoscenza posta al centro del bilancio 2012 è la creazione del "Green Corridor", il Corridoio verde lungo l’asse del Brennero che metterà in rete progetti di tecnologia ambientale e promuoverà la produzione di energia alternativa. A questo punto Durnwalder ha aperto una parentesi sui recenti fatti che hanno riguardato la SEL. “Ciò che hanno fatto alcuni esponenti di spicco della SEL – ha detto – è inaccettabile e ha gettato una grave ombra sulla società energetica provinciale, la società energetica di noi tutti.” Proprio in quest‘ottica, quella dell’immagine offuscata della SEL, “a mio avviso non è corretto parlare di uno ‘scandalo SEL’, bensì del comportamento censurabile di alcuni esponenti dei vertici della SEL che hanno agito nel settore energetico esternamente alla società.” Durnwalder ha ribadito che la SEL è vittima e non colpevole, danneggiata e non vincitore, soggetto leso e non beneficiaria. “Chi sulla scia dello scandalo ora vuole mettere tutto in discussione – ciò che è la SEL e ciò che è in grado di fare – butta via il bambino con l’acqua sporca e dimentica l’importante ruolo che assume la società energetica provinciale.”

Detto di energia verde e di Corridoio verde, Durnwalder si è soffermato poi sulla visione centrale per l’Alto Adige del futuro, quella della "Green Region", della Regione verde. Molto più che una visione, perché è un traguardo concreto. “Lo portiamo avanti in tutte le nostre decisioni strategiche – ha confermato il Governatore – semplicemente perché siamo convinti che l’Alto Adige debba svilupparsi come Regione verde modello, in cui la tutela dell’ambiente e la sostenibilità siano combinati con lo sviluppo economico e sociale. Il vantaggio in termini di immagine per la nostra provincia da un lato e il vantaggio reale per le nostre imprese e l’intera società dall’altro sono stati, anzi sono, considerevoli.”

Con lo sviluppo della banda larga, strumento essenziale della società della conoscenza ma anche dello sviluppo economico, Luis Durnwalder è approdato nella sua Relazione alla terza C, quella della crescita: verrà incentivata nel 2012 con un alleggerimento per le imprese del carico burocratico (con la Carta dei servizi e la riforma delle zone produttive) e della pressione fiscale (la riduzione IRAP). La Giunta provinciale lavorerà inoltre allo sviluppo equilibrato e contestuale di periferia e centri urbani e agli investimenti in forme innovative di mobilità con attenzione all'ambiente e alla riduzione del traffico veicolare.

In conclusione della Relazione programmatica Durnwalder è tornato sulla difficile situazione economica globale (“noi tutti, tutte le regioni, le categorie professionali e le varie fasce di età, il prossimo anno dovremo fare sacrifici per risanare il bilancio pubblico”) ma riferendosi ai nuovi tagli previsti per la Provincia ha riaffermato che “è inaccettabile che coloro che negli ultimi anni e decenni hanno attuato una sana gestione, che hanno risparmiato, che sono stati prudenti e non hanno praticamente accumulato debiti, ora debbano pagare in modo spropositato il conto per gli altri.” Il Presidente ha ripetuto l’esigenza che “i sacrifici che dovremo sopportare dovranno essere equamente ripartiti tra tutte le categorie.” In tale contesto Durnwalder ha voluto chiudere ricordando l’immagine che ha utilizzato spesso in questi ultimi mesi, quella della nave che affonda: “L’immagine si attaglia anche a descrivere determinati sviluppi sociali nella nostra provincia, poiché l’egoismo, l’arrivismo e l’avidità hanno richiesto anche qui il loro tributo. E forse chi si è già incamminato verso le scialuppe di salvataggio, dovrebbe brevemente fermarsi e riflettere che – proprio per noi politici, per le strategie nelle centrali dei partiti e nei piani dirigenziali delle aziende, per gli amministratori e i manager – è in gioco ben più della sopravvivenza individuale. È in gioco il concetto tradizionale ma mai obsoleto della tutela dell’interesse pubblico, che dobbiamo e dovremo sempre avere a cuore.”

pf

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