Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Laimer replica sui contratti SEL: critiche tendenziose, fuorvianti e irresponsabili

Senza fondamento, tendenziose e fuorvianti: così l'assessore provinciale all'energia Michl Laimer ha definito le critiche dei Verdi agli accordi della SEL stipulati con Edison e Enel. "Questo modo di affrontare un tema così importante è da irresponsabili", ha aggiunto Laimer, che in conferenza stampa a Bolzano ha replicato punto su punto alle affermazioni sui contratti e sugli onorari dei consulenti.

Laimer ha ribadito che i passi avanti della Giunta provinciale sulle centrali idroelettriche sono una delle conquiste più importanti degli ultimi decenni, "in un settore, quello dell'energia, che resta centrale per lo sviluppo dell'Alto Adige. Gli accordi di SEL con Enel e Edison sono la base che ci consente di partecipare alla gestione e agli indirizzi della politica energetica dei prossimi anni." Laimer ha ricordato che dei 6 miliardi di kwh prodotti in Alto Adige oltre 5 arrivano dalle 32 grandi centrali: il 34% è prodotto dalla partecipata SE Hydropower (60% SEL, 40% Enel), il 17% proviene dalle centrali Hydros (60% SEL, 40% Edison), l'11% dalla centrali venostane di Castelbello e Glorenza gestite dalla SELEDISON Spa.

L'assessore ha replicato nel dettaglio sui punti degli accordi criticati dai Verdi. Riguardo alla Hydros, ha ricordato che "per capire questo contratto, bisogna conoscere la situazione di partenza: al momento di avvio delle trattative Edison era proprietaria di 7 grandi centrali in Alto Adige, con concessioni non in scadenza. Non aveva quindi né l'obbligo né l'intenzione di vendere." L'entrata di SEL in Delmi ha fornito la chiave di accesso alla negoziazione. "Un ingresso stategico, che ci ha consentito di creare una piattaforma di trattativa per le centrali Edison", ha aggiunto Laimer.

Chi oggi critica l'entrata in Delmi e la motiva con la perdita di valore delle azioni, "dovrebbe sapere che la perdita sul mercato è da ricondurre al crollo generalizzato delle Borse e non a un presunto cattivo affare. E oltretutto nessuno obbliga SEL a vendere oggi queste azioni", ha osservato l'avvocato Gerhard Brandstätter, uno dei legali che hanno condotto le trattative per SEL, presente alla conferenza stampa. Ma c'è di più: la SEL - unica tra gli azionisti della Delmi - ha spuntato un'opzione che le permette di uscire da Delmi con valore quasi paritetici all'investimento di entrata: "Questa clausola oggi è la carta che SEL può giocare per arrivare all'acquisizione del restante 40% di Hydros in mano a Edison", ha spiegato Brandstätter.

Sulle singole critiche: SEL preleverebbe l'energia prodotta da Hydros non secondo le quote di partecipazione ma con un'altra chiave di ripartizione? "È una mezza verità: esiste un piano di step che regola il prelievo di energia", ha risposto Laimer. Il piano prevede il prelievo secondo quote di partecipazione dal 2016. Fino ad allora SEL usufruisce del 45,6% dell'energia, una quota superiore a quella sbagliata indicata dai verdi, che nei loro calcoli non hanno tenuto conto della proroga della concessione della centrale di Martello/Lasa. "Questo step era la premessa per entrare nelle centrali prima della scadenza delle concessioni in mano Edison senza pagare un cent", ha aggiunto Brandstätter.

SEL paga un prezzo maggiore di Edison per l'energia di Hydros ? "Affermazione completamente sbagliata - ha detto Laimer - si paga lo stesso prezzo per l'energia prelevata insieme dalle rispettive centrali, mentre dove la SEL non preleva energia ha pagato solo il prezzo di subentro nella centrale. E chi critica ha anche dimenticato i certificati verdi, che aumentano le entrate di SEL." La Provincia perde introiti fiscali perchè la sede Edison è a Milano ? "Anche questo non è vero. Fino al 2008 la Provincia non percepiva alcuna entrata fiscale dagli utili Edison nelle centrali elettriche in Alto Adige, dal 2008 Hydros versa l'intero gettito fiscale in provincia di Bolzano", ha chiarito Laimer. Le entrate sono maggiori, non minori. Nelle centrali Hydros continua a comandare Edison? "La gestione operativa è in Alto Adige, le centrali sono telecomandate dal centro operativo di Bolzano, con la Srl a regime SEL nomina tre membri del CdA compreso il presidente, Edison due", ha replicato Laimer. 

Analogamente l'assessore ha confutato le singole critiche agli accordi con Enel che hanno condotto alla costituzione di SE Hydropower. La situazione di partenza era completamente diversa rispetto a Edison: "Tutte le concessioni delle centrali Enel in Alto Adige, infatti, sono scadute a fine 2010". Enel ha perso le concessioni ma continua a sfruttare l'energia locale ? "Bisogna sapere che per legge al concessionario uscente deve essere corrisposto il valore degli impianti, ma Enel ha deciso di immettere le centrali nella SE Hydropower e con la sua partecipazione al 40% vede compensato quindi il solo valore delle centrali", ha spiegato Laimer.

Non esiste alcuna clausola capestro su un conguaglio. Si era concordato di riportare nella società tutte le concessioni eventualmente ottenute. "I due valori patromoniali sono stati stimati: 340 milioni di euro il valore degli impianti, 510 milioni il valore delle concessioni", ha chiarito Laimer. La SEL ha vinto 10 delle 11 concessioni, ma "siccome intende mantenere in ogni caso la quota di partecipazione del 60% in Hydropower, ha pagato una cifra di 7,5 milioni a a compensazione, non certo una sorta di penale come fanno credere i Verdi." Va poi considerato che la "Eisackwerk Srl", che si è aggiudicata la concessione della centrale di Rio Pusteria, deve cedere gli impianti alla Hydropower. "Il loro valore è attualmente al centro di una vertenza giudiziaria, ma stiamo comunque parlando di alcuni milioni di euro", ha ricordato Laimer.

C'è un conflitto di interessi per la Provincia? "La SEL ha partecipato alla gara delle concessioni come normale concorrente, la Giunta provinciale ha dovuto valutare i progetti, e non i partecipanti, sulla base della non discriminazione e dell'interesse pubblico", ha detto Laimer. Provincia contro i Comuni? "Nessun Comune altoatesino ha partecipato alle gare e non è danneggiato, anzi. L'acquisizione delle centrali porta ai Comuni 400 milioni di investimenti ambientali, introiti da dividendi e canoni idrici."

Nel 2011 SELNet ha ottenuto solo la rete Enel ma non le utenze, come invece il Trentino ? "Chi critica dovrebbe studiarsi la legge: l'acquisto sia della rete che dei clienti finali nel 2011 non era più ammesso, perché dal 2007 in seguito alla liberalizzazione viene prescritta per legge la separazione tra proprietá e azienda", ha risposto Laimer. Sotto tutti i punti di vista, nel complesso, gli accordi con Edison e Enel si sono rivelati un vantaggio per tutto l'Alto Adige, ha ribadito Laimer. In 10 anni SELEDISON ha registrato introiti per SEL e Provincia pari a 143 milioni di euro a fronte di investimenti di 23,5 milioni. Per Hydros gli investimenti sono stati certo di 130,5 milioni, ma a fronte di introti di quasi 55 milioni in soli 2 anni, a cui si aggiungono 30 milioni del valore degli impianti. Riguardo a SE Hydropower, vanta introiti per circa 50 milioni solo nel 2011 a fronte di investimenti di 11. E queste concessioni scadono nel 2040.

Infine l'assessore ha fornito i dettagli anche sugli onorari dei consulenti che in sei anni hanno seguito le trattative con i colossi dell'energia. I compensi sono rimasti all'interno della percentuali previste dalle tariffe dell'Ordine forense (tra lo 0,25 e l'1% del valore complessivo dell'operazione), come ha del resto già attestato anche la Corte dei conti. "In molti casi siamo rimasti al di sotto del minimo tariffario", ha ricordato il consulente Brandstätter citando per il suo studio un onorario medio dello 0,15%.

pf

Downloads


Torna su

Foto 2015

Altre foto


Torna su