Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Voto per corrispondenza: dal Garante della privacy ok alla Provincia

Il Garante per la privacy ha espresso parere favorevole all'introduzione del voto per corrispondenza nella Provincia autonoma di Bolzano: nella positiva risposta arrivata al presidente Luis Durnwalder si comunica che il Garante non ha alcun rilievo da formulare in materia di protezione dei dati personali sul disegno di legge provinciale.

La Giunta provinciale ha richiesto il parere del Garante per la privacy, relativamente agli aspetti riguardanti la protezione dei dati personali, sullo schema di disegno di legge provinciale che punta ad introdurre il voto per corrispondenza per le elezioni provinciali. "Saremmo i primi ad introdurre in Italia una nuova modalità, moderna e innovativa, che consente tra l’altro di risparmiare notevolmente sul sostegno alle spese di viaggio dell'elettore", sottolinea il presidente Luis Durnwalder. A Palazzo Widmann è arrivata nei giorni scorsi la risposta del Garante, che esprime parere favorevole in quanto rileva che il ddl, nel disciplinare il diritto di voto per corrispondenza, "individua adeguate misure e accorgimenti al fine di garantire la protezione dei dati personali degli elettori."

Secondo il ddl provinciale "Introduzione del voto per corrispondenza" gli elettori residenti all'estero o dimoranti abitualmente o temporaneamente fuori provincia, ma sempre iscritti nelle liste elettorali di un Comune altoatesino e interessati a questa modalità di voto, dovranno farne apposita richiesta al relativo Comune. Il Comune trasmetterà poi all'ufficio elettorale centrale – insediato nella Ripartizione provinciale Servizi centrali – tutta la documentazione necessaria alla formazione della lista dei cittadini che votano per posta. Al termine della procedura, all'elettore arriverà un plico contenente l'informativa sul trattamento dei dati personali e la documentazione necessaria per esercitare il diritto di voto.

Nella sua richiesta di parere la Provincia ha illustrato al Garante le modalità dell’informativa fornita agli elettori, i tempi e le finalità di conservazione della lista formata a cura dell’Ufficio elettorale centrale, da cui risulta che i dati personali degli elettori che vogliono votare per corrispondenza (tra cui l’indirizzo postale) saranno trattati esclusivamente per la consultazione elettorale di riferimento e per il tempo strettamente necessario alle operazioni. Aspetti che, secondo il Garante, sono "conformi a quanto sancito dal Codice". Da qui il via libera di Francesco Pizzetti, presidente dell'Autorità Garante per la privacy.

pf


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