Giornata dell’Autonomia 2014

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Durnwalder fiducioso sul governo Monti: "Può risanare il paese"

Il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder si dice "fiducioso che la squadra di ministri scelta dal premier Mario Monti e dal presidente Giorgio Napolitano possa risanare la difficile situazione economica dell'Italia". Secondo Durnwalder, "è ora che tutti facciano la propria parte", e l'Alto Adige può essere preso ad esempio come modello virtuoso.

Dopo aver accettato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l'incarico di formare il governo, il neo-premier Mario Monti ha annunciato oggi (16 novembre) la lista dei nuovi ministri. Il suo sarà un esecutivo senza politici, composto esclusivamente da tecnici. "Ho fiducia nelle capacità di Monti - commenta il presidente altoatesino Luis Durnwalder - e credo che la squadra di esperti di alto livello che ha scelto per il nuovo governo possa riuscire nel compito di risanare la difficile situazione economica del paese. E' giunta l'ora che si facciano le riforme strutturali di cui l'Italia ha bisogno, e che il governo abbia il coraggio di dire alla popolazione la verità, anche se questa può essere scomoda". Durnwalder spiega inoltre di essere "convinto che l'Italia abbia la forza per uscire da questa crisi, a patto che tutti remino nella stessa direzione e che ognuno sia disposto a fare la propria parte".

Da questo punto di vista, l'Alto Adige si può presentare come un modello virtuoso da prendere ad esempio. "Prima o poi - prosegue il presidente della Giunta provinciale - tutti i nodi vengono al pettine: l'economia italiana è malata perchè non ha rispettato alcune regole e ha superato determinati limiti per quanto riguarda il debito. Ora è il momento di fare qualcosa, per evitare che in futuro il prezzo da pagare sia ancora più alto. In Alto Adige abbiamo iniziato prima degli altri a muoverci nella giusta direzione: la Provincia non ha debiti, e spende solo quello che si può permettere. Oggi stiamo raccogliendo i frutti di quanto abbiamo seminato in passato, se consideriamo che, nonostante la crisi, il nostro PIL è sempre cresciuto e abbiamo mantenuto la piena occupazione senza intaccare i conti".

mb


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