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Stati generali sulla famiglia: per la legge quadro percorso trasversale fra settori

Sarà un percorso trasversale a tanti diversi settori quello che porterà all'elaborazione delle legge quadro sulla famiglia. Questo quanto emerso oggi (28 ottobre) a Stella di Renon durante la tavola rotonda nell'ambito degli Stati generali sulla famiglia. Al dibattito hanno partecipato anche gli assessori provinciali Christian Tommasini e Sabina Kasslatter Mur, mentre i lavori sono stati chiusi dall'intervento dell'assessore competente, Richard Theiner.

Sala gremita a Stella di Renon per la Conferenza sulla famiglia: in prima fila gli assessori Theiner, Kasslatter Mur e Tommasini

La seconda parte della Conferenza sulla famiglia è stata aperta dal direttore della Ripartizione famiglia e politiche sociali, Karl Tragust, il quale ha illustrato finalità e contenuti della prima bozza di legge per lo sviluppo e il sostegno della famiglia. "Questo provvedimento - ha spiegato Tragust - vuole raccogliere in modo organico e dare visibilità a tutte le misure esistenti. La novità consiste nel fatto di lanciare un forte segnale circa l'importanza attribuita a livello politico alla famiglia e agli interventi a suo sostegno. Sarà necessario potenziare e valorizzare le attività di coordinamento e quelle trasversali ai diversi settori". Proprio sulla trasversalità si è concentrata la discussione, visto che nella bozza presentata da Tragust la famiglia viene utilizzata come riferimento per interventi che spaziano dalle politiche temporali alla formazione, dai servizi sociali alla mobiltà, dalla cultura allo sport, dall'urbanistica all'edilizia.

Con la nuova legge verrà messa nero su bianco una definizione di famiglia, che verrà promossa anche grazie agli interventi per il cosiddetto sostegno preventivo. Tra gli obiettivi della legge quadro c'è quello di unificare in un unico assegno familiare provinciale le attuali tra forme di contribuzione (regionale, provinciale e statale per famiglie bisognose), puntando dunque sulla sburocratizzazione, e di prevedere una politica fiscale e tariffaria che tenga nella dovuta considerazione gli sgravi per figli a carico. Oltre all'idea di puntare sulla riduzione dell'IRAP per le aziende che si dimostrano particolarmente virtuose nel settore della conciliazione lavoro-famiglia, la legge che dovrebbe vedere la luce nell'autunno del prossimo anno riordinerà i servizi alla prima infanzia dal punto di vista non solo organizzativo, ma anche finanziario.

Tra gli altri punti presentati dal direttore di Ripartizione Karl Tragust spiccano poi il piano di coordinamento triennale sui tempi della famiglia (scuola, negozi, mobilità, tempo libero) e il piano quinquennale di promozione della famiglia che definisce obiettivi, misure e risorse. Per quanto riguarda i rapporti tra i vari uffici, organizzazioni e associazioni che si occupano della tematica, la legge quadro punta a creare una Consulta provinciale della famiglia e ad istituzionalizzare dei tavoli di confronto in grado di dare continuità alla discussione sulla tematica. Grande importanza, infine, è data alle reti locali dei servizi per le famiglie in Comuni, Distretti e Comprensori, la cui creazione verrà sostenuta dalla Provincia.

Spazio, quindi, alla tavola rotonda. "La volontà di creare una legge quadro sulla famiglia - ha commentato il vicepresidente della Giunta provinciale Christian Tommasini - trova il mio convinto sostegno, perchè credo che la tematica sia talmente trasversale da avere bisogno di un momento di maggiore e migliore coordinamento. Per quanto riguarda i settori di mia competenza, vorrei sottolineare l'importanza di programmi come quello per il ceto medio, specificatamente pensato per sostenere le giovani famiglie. Poter avere un alloggio a prezzi ragionevoli è uno degli elementi che, assieme alla rete dei servizi sul territorio e alle opportunità occupazionali, offre ai cittadini una forte sicurezza sociale".

"La discussione riguardante la legge quadro sulla famiglia - ha aggiunto l'assessore Sabina Kasslatter Mur - deve rappresentare una piattaforma programmatica per il futuro della nostra terra, e la mia proposta è quella di includere nella discussione anche i figli, e non solo i genitori. Le politiche temporali sono estremamente importanti, perchè la conciliabilità famiglia-lavoro non può essere una tematica esclusivamente femminile, e non è con il part-time o con il telelavoro che si risolve la questione. Ci sono tanti diversi modelli di famiglia, e ognuno ha bisogno di un sostegno adeguato. Un'idea interessante potrebbe essere quella di creare una Dipartimento provinciale unico per la famiglia".

Dopo gli interventi di Arno Kompatscher (Consorzio dei Comuni), Valentin Mair (KFS), Irmgard Pörnbacher (Alleanza per la famiglia) e Irmgard Lantschner (Camera di Commercio), la chiusura è stata affidata all'assessore competente Richard Theiner. "Dall'incontro di oggi - ha commentato - abbiamo ricevuto apporti estremamente costruttivi alla discussione sulla legge quadro. Credo che ci siano le condizioni ideali per poter intraprendere un percorso condiviso con l'obiettivo comune di sostenere sempre più e sempre meglio le famiglie altoatesine".

mb

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