Politica | 29.08.2011 | 14:30

Dalla Giunta: no alla liberalizzazione totale dell'apertura dei negozi

La Giunta provinciale ha ribadito oggi (29 agosto) la sua contrarietà ad una liberalizzazione totale dell'orario di apertura dei negozi, come annunciata dallo Stato. Si può trattare la questione con maggiore flessibilità nei giorni feriali e di sabato, ma nei festivi i negozi di norma dovrebbero restare chiusi: questa la posizione in sede locale.

Contestualmente alla manovra finanziaria correttiva il Governo ha recepito la direttiva UE in materia di apertura dei negozi introducendo una totale liberalizzazione degli orari: questo orientamento non è condiviso dalla Giunta provinciale. "Siamo contro un'apertura incondizionata dei negozi", ha confermato il presidente Durnwalder al termine della seduta. Per questo la Giunta intende verificare i margini operativi offerti dalla legislazione e dalle proprie competenze per trovare una regolamentazione a livello locale che possa adeguarsi alla realtà del territorio. "Siamo pronti a discutere una certa flessibilità degli orari di apertura nella pausa pranzo, di sera e al sabato - ha precisato Durnwalder - ma dopo sei giorni di porte aperte la domenica di norma i negozi devono restare chiusi."

La Giunta comprende comunque la necessità di prevedere eccezioni, come ad esempio per i negozi di souvenir nelle aree turistiche, molto affollate di domenica. Anche ai sindaci si vuole offrire la possibilità di prevedere una deroga per alcune domeniche durante l'anno, "adeguando il regolamento alle necessità della singola zona", ha spiegato Durnwalder. Va però ancora chiarito fino a che punto possa effettivamente spingersi la competenza della Provincia in questo settore: "Lo Stato definisce il nuovo regolamento di apertura dei negozi come una legge di riforma, una fattispecie di provvedimento che andrebbe recepito anche in Alto Adige", osserva Durnwalder. Per questo la Giunta intende ora vagliare e precisare adeguatamente le proprie competenze in materia.

pf