Giornata dell’Autonomia 2014

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Dalla Giunta: tagli nel rispetto dello Statuto e dell'Accordo di Milano

Anche se non è ancora chiara nel dettaglio la definitiva versione della manovra bis del Governo che approderà in Parlamento, la Giunta provinciale si è occupata a lungo nella seduta di oggi (29 agosto) dei tagli imposti alla Provincia autonoma dal 2012. La direzione di marcia è delineata: la Giunta chiede al Governo il rispetto dell'Accordo di Milano e delle norme statutarie.

I margini di intervento della Giunta rispetto alla manovra finanziaria del Governo e gli ambiti nei quali effettivamente intervenire sono stati discussi a lungo a Palazzo Widmann nella prima riunione dopo la pausa estiva. La stategia per le trattative con Roma è duplice: "Nelle questioni ordinamentali riguardanti Comuni e enti locali la Giunta fara riferimento alle norme dello Statuto di autonomia, in quelle finanziarie all'Accordo di Milano", sintetizza il presidente Durnwalder. Ma nei casi in cui né Statuto né Accordo di Milano saranno violati si dovranno recepire le direttive statali: così ad esempio per nuove imposte o innalzamento dell'età pensionabile.  

La Giunta provinciale ribadisce che non intende sottrarsi alla sua responsabilità, "ma chiede al Governo di aprire un tavolo di negoziato sulla compartecipazione della Provincia al ripiano del deficit, che deve essere più equilibrata e nel rispetto degli impegni presi con l'Accordo di Milano", ripete Durnwalder. Dall’attuale quadro del concorso al risanamento del deficit emerge infatti che alle autonomie speciali il Governo chiede di contribuire complessivamente con 3 miliardi di euro, mentre il concorso delle Regioni ordinarie è di 6,1 miliardi. Per la Provincia di Bolzano significa un risparmio obbligato di 356 milioni (in termini di saldo di bilancio). "Una compartecipazione in nessun modo giustificata, soprattutto se si considera che già con l'Accordo di Milano la Provincia rinuncia annualmente a 500 milioni", sottolinea Durnwalder che ricorda come il sacrificio richiesto alle Regioni e Province autonome sia eccessivo in rapporto a quello richiesto alle Regioni ordinarie: "Le speciali rappresentano il 23% del bilancio totale, ma il concorso richiesto dalla manovra arriva invece al 34%."

Sul piano immediatamente operativo si punta sugli emendamenti già discussi anche con i parlamentari eletti in Regione. C'è il loro impegno sul richiamo riguardante l’inserimento della clausola di salvaguardia dello Statuto d'autonomia, delle norme di attuazione e dell'accordo di Milano, in modo da tutelare le prerogative delle autonomie speciali e la formula dell'intesa Stato-Provincia. Un richiamo allo Statuo viene fatto anche in materia di riduzione del numero dei Consiglieri provinciali e delle relative indennità: la norma statale infatti non tiene conto del fatto che la consistenza numerica dei Consigli provinciali e regionale dell'Alto Adige e del Trentino è prevista nello Statuto di autonomia. Analoga la proposta di emendamento sulla soppressione degli enti pubblici non economici con meno di settanta dipendenti (ad esempio RAS, Ente musei, Ecocenter, Agenzia CasaClima, Terme di Merano): la cancellazione non deve interessare gli organismi istituiti a livello regionale e provinciale o comunque finanziati dalle Province autonome. Stesso discorso per i tagli ai Comuni, che sono materia di competenza della Regione.

La Provincia di Bolzano, conclude Durnwalder, "farà comunque la sua parte e potrebbe partecipare al risanamento dei conti statali rinunciando anche agli introiti che le spetterebbero da un eventuale aumento delle tasse in base al meccanismo dei 9/10." 

 

pf

Le Decisioni della Giunta Provinciale di Bolzano. 29-08-2011

Il Presidente Durnwalder sulla manovra economica dello Stato

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