Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Progetti innovativi del Centro Laimburg finanziati con fondi FESR

Due i progetti di ricerca innovativi del Centro di Sperimentazione Laimburg che saranno finanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Il progetto LAGREIN analizzerà i metaboliti del Lagrein, mentre il progetto VEGEMONT è diretto a creare una mappa del terreno agricolo altoatesino che contiene posti adatti per l'orticoltura

I progetti LAGREIN e VEGEMONT sono stati inseriti nel programma di sovvenzione del FESR ed indurranno dei progessi nella ricerca dell’agricoltura montana nonché della viticoltura. Soddisfatto il direttore del Centro Laimburg Michael Oberhuber, che sottolinea l'importanza dei progetti per l'agricoltura altoatesina.
Tra i successi riscontrati nella rivitalizzazione delle varietà autoctonone in viticoltura, vi è quello del "Lagrein". Pur avendo raggiunto livelli altissimi di qualità è opportuno  approfondire le conoscenze dei metaboliti del Lagrein e degli influssi di siti e tecniche di coltivazione su qualità e tipicità del vino. Mediante il progetto LAGREIN il Centro Laimbug punta ad ottenere una valorizzazione ampia del Lagrein.
Nella prima fase progettuale saranno esaminati chimicamente le uve e rispettivamente i vini di siti per verifcare quali siano quelli adatti e quelli meno adatti per il Lagrein; tali analisi saranno approfondite con esami di colore, sapore ed aroma dei vini.
In una seconda fase del progetto, si analizzeranno, quindi, i metaboliti del Lagrein che gli attribuiscono la tipica qualità. Saranno eseguiti, inoltre, gli esami di sapore ed aroma per ottenere una caratterizzazione precisa del vino. Il progetto durerà 4,5 anni. La superficie coltivata a Lagrein in provincia di Bolzano è di crica 400 ettari, che corrisponde all'8 per cento della superficie viticola complessiva altoatesina. In talmodo il Lagrein è il secondo vitigno rosso dell’Alto Adige per superficie vitata e va così ad occupare una posizione importante della produzione vinicola locale.

L’obiettivo principale che si pone il Centro Laimburg con il progetto VEGEMONT, che prenderà il via nel gennaio 2012, è mappare il territorio agirolo altostesino per individuare le zone migliori per l'orticoltura. Tale cartografia, come spiega Giovanni Peratoner del Centro laimburg, sarà quindi messa a disposizione dei contadini, affinché possano accertare quali dei loro campi siano più adatti alla coltivazione di verdure”. Avvalendosi di dati climatici e topografici già disponibili (dati del Sistema Informativo Territoriale, SIT) sarà sviluppato un modello matematico che analizzerà se un certo posto è adatto alla coltivazione di diverse verdure. Inoltre saranno calcolati i rispettivi periodi di raccolta delle verdure. “Dato che le zone montane offrono tempi di raccolta diversi rispetto alle aree di coltivazione in pianura, le verdure potranno essere messe sul mercato, quando altri produttori non saranno più in grado di rifornire la rete di vendita. I contadini perciò potranno realizzare un ulteriore reddito a prezzi più alti”, come spiega Oberhuber. La superficie altoatesina adatta alla coltivazione delle verdure che potrebbe offrire ai contadini entrate secondarie è estesa. Un esempio: Mentre tante zone agricole italiane in estate a causa del caldo non sono in grado di produrre cavolfiori di qualità richiesta, i coltivatori della Val Venosta forniscono il mercato di cavolfiori di produzione propria affrontando con successo un vuoto di mercato.
La durata del progetto è di quattro anni.
Nel 2010 in Alto Adige la superficie coltivata di verdure è stata di 300 ettari. Sono state raccolte 12 mila tonnellate di verdura, di cui 6 mila tonnellate di patate seguite da 2.650 tonnellate di cavolfiori e 2.350 tonnellate di barbabietole.

SA


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