Giornata dell’Autonomia 2014

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Bizzo: "Parco tecnologico come bene comune frutto di studi approfonditi"

"La polemica sul costo del Parco tecnologico non coglie la rilevanza e la complessità dell’investimento". Così l'assessore all'innovazione Roberto Bizzo risponde alle critiche al progetto. "Investiremo lo 0,3% del bilancio provinciale per quattro anni - prosegue Bizzo - in una infrastruttura che nei prossimi 10-15 anni supporterà gli insediamenti di imprese innovative in un’area di oltre 10 ettari. La scelta della Giunta provinciale è basata su studi scientifici che dimostrano il grande ritorno economico dell'investimento iniziale".

La domanda fondamentale, secondo l'assessore provinciale all'innovazione, è se un Parco tecnologico in Alto Adige sia utile oppure no. "Gli studi scientifici condotti sulla realtà economica locale e su strutture analoghe realizzate in altre zone d'Italia e d'Europa - sottolinea Roberto Bizzo - dimostrano che il ritorno economico è decisamente superiore all’investimento pubblico iniziale. Le stime più prudenti indicano che nel giro di 10 anni potranno essere creati 1.400 posti di lavoro qualificati, tra ricercatori, progettisti, tecnici ed ingegneri". In merito ai dubbi espressi da Assoimprenditori, Bizzo condivide quello relativo al fatto che all’economia altoatesina serva una maggiore capacità di mettere in rete aziende ed istituti di ricerca.

"Oggi questo avviene in misura insufficiente - spiega l'assessore all'innovazione - e per questo motivo bisogna aiutare l’Università, l’Eurac e gli altri enti a mettersi in rete con le imprese. Non condivido, invece, l'assunto secondo il quale il mercato autogestito basti a risolvere i problemi. Finora questo non si è verificato: le aziende da sole non si sono messe in rete ed il tasso di innovazione in Alto Adige è troppo basso. Anche la crisi economica mondiale nasce da queste premesse, cioè dall’idea che il mercato basti a risolvere tutto e che l’intervento pubblico in economia non serva. I risultati di questa logica sono sotto gli occhi di tutti. Io credo, invece, che l’intervento pubblico sia utile e possa innescare gli investimenti privati e la crescita di tutta la società: l’economia, se non parte da una visione condivisa del bene pubblico, favorisce gli interessi di pochi".

mb


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