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Metà legislatura, Bizzo/4: dopo le misure anticrisi, quelle per rafforzare l'occupazione

Disoccupazione, dimensione e demografia: sono le "3 d" sui cui l'Alto Adige deve intervenire nel settore del mercato del lavoro, secondo la definizione dell'assessore provinciale Roberto Bizzo. Nel Colloquio di metà legislatura con i giornalisti oggi (28 luglio) a Bolzano Bizzo ha fatto il punto delle misure anticrisi varate dalla Provincia e delineato le prossime azioni per rafforzare l'occupazione locale, a cominciare dal lavoro per gli over 50.

"Siamo usciti da una crisi difficile e gli indicatori confermano che siamo uno dei motori del Nordest, con l'eccezione del comparto edile", ha sintetizzato l'assessore Bizzo nella sua disamina del mercato del lavoro. Il dato della disoccupazione al 2,6% è definito "invidiabile, merito delle politiche di sostegno alle misure adottate durante la crisi economica e finanziaria", secondo Bizzo. La Provincia infatti ha istituito un tavolo anticrisi e con parti sociali e Ministero del Lavoro ha concordato l’applicazione di ammortizzatori sociali in deroga, che hanno consentito di sostenere le imprese e i lavoratori in difficoltà.

"Oltre ai tradizionali sussidi statali, queste misure hanno consentito di aiutare dalla seconda metà del 2009 a giugno 2011 ben 236 imprese e 1.600 lavoratori, che altrimenti non avrebbero avuto accesso alla cassa integrazione", ha sottolineato Bizzo. Insieme alla Regione si è inoltre introdotto un sostegno aggiuntivo al reddito sia per i cassaintegrati di fascia bassa che per le persone che avevano perso il lavoro a causa della crisi: ne hanno beneficiato 1.300 lavoratori e lavoratrici con un contributo medio di 600 € a testa. Questi interventi hanno contribuito a mantenere i principali indicatori ad un livello eccellente: nel 2010 il tasso di disoccupazione è stato del 2,7% ed il tasso di occupazione è addirittura cresciuto al 71,1%.

Nonostante la situazione favorevole, nei prossimi anni il mercato del lavoro altoatesino si troverà ad affrontare sfide importanti, e Bizzo ha anticipato una delle misure strutturali della Giunta provinciale: "Sarà necessario un forte impegno per ricollocare al lavoro i disoccupati più avanti negli anni, gli over 50, e con bassa qualificazione, e favorire il reinserimento lavorativo delle donne. La società invecchia, ma senza ricambi si rischia di perdere la capacità di produrre ricchezza." Al concetto di bassa disoccupazione si deve accompagnare quello di nuova dimensione delle aziende locali, oggi oltre il 90% a conduzione familiare, con meno di 5 addetti: "Finora l'intreccio tra formazione professionale e piccole e medie imprese ha retto l'economia altoatesina - ha spiegato l'assessore Bizzo - ma ora bisogna crescere in termini qualitativi, passando alla crescita della dimensione aziendale e del livello di formazione. La Provincia farà la sua parte nel sostegno alle imprese, a cominciare dalla capacità di fare innovazione."

 

pf

L'Assessore Bizzo sulle sfide del mercato del lavoro


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