Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Metà legislatura, Widmann/1: zone produttive, procedure più snelle

"Dobbiamo uscire dalla logica dell'esproprio: l'insediamento delle aziende deve essere molto più snello e veloce, con tempi di attesa di 6 mesi". Questo uno dei passaggi chiave in tema di economia illustrati dall'assessore provinciale Thomas Widmann nei colloqui di metà legislatura. "Ci vogliono meno regole, ma queste devono essere più chiare", ha spiegato l'assessore, il quale ha anche ribadito l'importanza del commercio di vicinato.

Quando si parla di zone produttive, economia e urbanistica vanno a braccetto. La richiesta sempre più forte proveniente dal mondo imprenditoriale è quella di snellire le procedure, ridurre la burocrazia. E proprio su questa linea intende muoversi la Giunta provinciale. "Vogliamo tagliare due passaggi - ha spiegato l'assessore Thomas Widmann - quelli riguardanti l'esproprio e l'assegnazione, che in futuro dovranno rappresentare solo l'eccezione, e non più la regola. Ci dovrà essere un'intensificazione delle trattative con i privati per arrivare ad elaborare un piano di attuazione, al quale faranno poi seguito gli interventi di urbanizzazione e, infine, la concessione edilizia".

Widmann si pone un obiettivo molto chiaro da questo punto di vista: "Fra la domanda inoltrata dall'azienda e la posa della prima pietra - ha sottolineato - non dovranno passare più di 6 mesi, Si tratta di una condizione indispensabile per mantenere la competitività e l'attrattività del territorio altoatesino, un passaggio fondamentale per far sì che gli investitori decidano di puntare con maggiore convinzione sulla nostra Provincia". Strettamente collegati a ciò, vanno poi ricordati i nuovi standard da rispettare per la pianificazione delle zone produttive: "I tempi sono cambiati - ha spiegato l'assessore Thomas Widmann - ci vogliono meno regole, ma queste devono essere più chiare. Anche le aree produttive rappresentano uno dei biglietti da visita di una città o di un paese, dunque devono essere progettate e realizzate in maniera adeguata".

Dalle periferie ai centri storici, che secondo Widmann rappresentano una sorta di valore aggiunto per la nostra Provincia. "Nei territori confinanti - ha sottolineato - non si è riusciti a mantenere e conservare le zone centrali come si è fatto in Alto Adige: questo è per noi un grande vantaggio, un capitale enorme che dobbiamo riuscire a sfruttare al meglio". Concretamente, questo significa sostenere in maniera ancora più convinta il commercio di vicinato ed evitare il proliferare di strutture di vendita al di fuori dei centri abitati. "Vogliamo valorizzare le attività commerciali nei centri storici con una nuova legge che dia maggiore libertà e flessibilità agli imprenditori - ha spiegato Thomas Widmann - possiamo trasformare il cuore dei nostri paesi e delle nostre città in veri e propri centri commerciali a cielo aperto, nei quali coinvolgere anche le attività artigiane".

mb


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