News 2015
Durnwalder a Valentinelli: "Nelle spese correnti anche interventi di cui beneficiano le imprese"
Il presidente della Provincia Luis Durnwalder risponde alle critiche del presidente degli industriali Enrico Valentinelli, che dalle pagine del "Sole 24 ore" di ieri attaccava la gestione del bilancio provinciale: "La Provincia non destina solo il 30% del bilancio agli investimenti: nei trasferimenti di parte corrente sono compresi anche gli interventi nel campo dei trasporti, viabilità, scuola e formazione professionale di cui beneficiano anche le imprese."
"Non è corretto affermare che la Provincia autonoma di Bolzano destina solo il 30% del proprio bilancio agli investimenti": così il presidente della provincia Luis Durrnwalder introduce il suo intervento di replica alle parole del presidente dell'Associazione Industriali della provincia di Bolzano, Enrico Valentinelli, ospitate sull'edizione di ieri del quotidiano economico "Il Sole 24 Ore". Nell'articolo di Claudio Pasqualetto, Valentinelli sosteneva infatti che "la macchina amministrativa finisce per assorbire il 70% del bilancio per le sole spese correnti, per gli investimenti resta un esiguo 30%."
Un attacco ingiusto, secondo il presidente Durnwalder, in quanto non corrisponde innanzitutto l'equazione "spese correnti=spese di gestione dell'apparato amministrativo". "Occorre ricordare", spiega infatti Durnwalder, "che secondo le norme di contabilità pubblica, tra le spese correnti sono incluse non soltanto quelle relative all'organizzazione e funzionamento della "macchina amministrativa" ma anche quelle per trasferimenti ad enti, imprese e privati per finalità non produttive, finalizzate ad assicurare il benessere economico-sociale della popolazione sotto forma di sovvenzioni, contributi, sussidi, ecc., nonché le assegnazioni ad enti ed istituzioni disciplinate da leggi provinciali, per metterle in grado di esercitare le funzioni proprie."
Tra i trasferimenti di parte corrente, in particolare, figurano le assegnazioni ai Comuni per l'integrazione del bilancio, le assegnazioni alle aziende sanitarie, le pensioni di invalidità, le provvidenze per il diritto allo studio, i finanziamenti per le attività delle associazioni ed enti culturali, sportivi, assistenziali, ecc. Depurate dei predetti trasferimenti, le spese gestite direttamente dall'Amministrazione provinciale non superano il 40-42% del totale delle spese correnti.
"Occorre peraltro sottolineare", aggiunge il presidente, "che tra le spese correnti sostenute direttamente dall'Amministrazione provinciale, cioè nel predetto 40-42%, sono comprese, oltre alle spese per gli organi, il personale e gli uffici provinciali, anche quelle relative al funzionamento di importanti servizi pubblici (trasporti, viabilità, scuola, formazione professionale, antincendi, ecc.), dei quali beneficiano sia i cittadini che le imprese, e che concorrono alla crescita e allo sviluppo del territorio provinciale al pari degli investimenti in senso proprio, creando l'ambiente socio-culturale ed economico idoneo per l'attuazione degli investimenti stessi."
Le sole spese amministrative generali, escluse quindi quelle relative ai servizi operativi (comprese le scuole), "non superano il 20% del totale delle spese correnti del bilancio provinciale assestato 2002". Numeri che si discostano non poco da quelli presentati dal presidente dell'Assindustria di Bolzano.
Anche volendo considerare il solo dato del bilancio assestato del 2002 tuttavia le cifre risultano diverse da quelle presentate da Valentinelli, prevedendo spese correnti per 2.458 milioni di euro, pari al 59,9% del totale non tenendo conto degli accantonamenti per l’acquisto delle centrali ENEL.
"Giova infine ricordare", conclude il suo intervento il presidente Durnwalder, "che secondo le norme di contabilità nazionale, non sono classificate tra le spese d'investimento quelle relative all'acquisto di beni durevoli destinati al funzionamento dei servizi: rientrano quindi tra le spese correnti i beni durevoli di arredamento, le macchine e attrezzature d'ufficio e per le scuole, gli automezzi di servizio ecc., che la contabilità aziendale privatistica considera immobilizzazioni."
In definitiva, dunque, si può affermare che il bilancio provinciale non è in gran parte orientato all’autoconservazione delle strutture amministrative, bensì che esso è destinato prevalentemente alla promozione del benessere dell’intera popolazione. Ed in quest’ottica è innegabile che una sana crescita economica ed un adeguato tasso di competitività da parte delle aziende locali sia nel pieno interesse della Provincia autonoma di Bolzano, in quanto fonte di prosperità per tutta la popolazione locale.
MC