Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Fondo Sociale Europeo - Obiettivo 2: già approvati 652 progetti per 90 milioni di €

“Entro la fine del 2010 sono stati approvati nell’ambito del Programma Operativo del Fondo sociale europeo Obiettivo 2 2007–2013 incentrato su “Competitività regionale e Occupazione” ben 652 progetti per un finanziamento complessivo di circa 90 milioni di euro” questo uno dei dati più significativi resi noti questa mattina dal presidente Luis Durnwalder nel corso della riunione del Comitato di sorveglianza tenutasi presso la sede del emersi dalla riunione Bauernbund in via Gamper,5 a Bolzano.

Il rappresentante della Commissione Europea, Andrea Mancini, il presidente, Luis Durnwalder, Thomas Mathá e Judith Notdurfter nel corso della seduta del Comitato di Sorveglianza

Il Comitato di Sorveglianza, guidato dal presidente della Provincia, Luis Durnwalder, è composto dai rappresentanti della Commissione europea, Andrea Mancini, del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Ministero dello Sviluppo economico, del Dipartimento per i diritti e le pari opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Ne fanno parte anche l’assessore Roberto Bizzo, il direttore della Ripartizione affari comunitari, Thomas Mathà, e la direttrice dell’Ufficio FSE Judith Notdurfter, i rappresentanti delle parti economiche e sociali della Provincia e rappresentanti e funzionari di diverse Ripartizioni provinciali.

Il Comitato di sorveglianza ha il compito di accertare l'efficacia e la qualità dell'attuazione del Programma operativo del Fondo sociale europeo della Provincia ed ha altresì lo scopo di promuovere la competitività provinciale, la piena occupazione e  la coesione sociale attraverso politiche finalizzate all’innovazione del sistema economico e dei sistemi dell’istruzione, della formazione e del lavoro, all’adattabilità dei lavoratori e dell’imprese, all’innalzamento delle conoscenze e delle competenze del capitale umano, garantendo la qualità e la sicurezza dei posti di lavoro e le pari opportunità per tutti.

La Provincia autonoma di Bolzano ha proseguito la programmazione su tutti gli Assi prioritari di intervento utilizzando le opportune procedure di evidenza pubblica.

Nel corso del 2010 l’Ufficio FSE ha pubblicato due bandi per la presentazione di proposte progettuali: un bando per la presentazione di progetti di formazione e orientamento e un bando per la presentazione di azioni di sistema. Vista la crisi economica in atto, anche se ha coinvolto marginalmente la nostra Provincia rispetto alle altre realtà nazionali, i bandi hanno visto come priorità il superamento della crisi e l’inclusione sociale.

Dal 31 luglio 2007, data di inizio della programmazione FSE, al 31.12.2010 sono stati approvati 652 progetti, a fronte dei 1093 progetti presentati. L’Asse I – Adattabilità vede il maggior numero di progetti approvati pari a 229, seguito dall’Asse IV – Capitale umano con 161. Questo a dimostrare la grande attenzione delle imprese del nostro territorio alla formazione e all’aggiornamento delle competenze dei propri  lavoratori e l’importanza che viene data dalle strutture formative pubbliche e private al cosiddetto capitale umano.

Al 31.12.2010 la Provincia autonoma di Bolzano ha impegnato 90.481.957,74 Euro pari al 56% circa del finanziamento complessivo a valere sul programma operativo del FSE e ha erogato pagamenti pari a 45.321.327,85 Euro che dimostrano una buona gestione delle risorse. I destinatari avviati sono pari a 26.757 di cui il 32,6% donne.

Nel corso della riunione odierna è stato sottolineato il fatto che la Provincia autonoma di Bolzano ha superato l’importo di spesa necessaria per evitare il disimpegno automatico per l’anno 2010. Rispetto alla condizione sul mercato del lavoro gli occupati sono il 77,9% (quasi 10 punti percentuali in più rispetto al 2009), seguiti dagli inattivi 17,1% e dai disoccupati con il 5%; la fascia di età prevalente è quella degli adulti 71,2% (25–54) seguita dai giovani dai 15 a 24 anni con il 25,2%.

In riferimento ai gruppi vulnerabili la categoria maggioritaria è rappresentata dai migranti con il 51,9%, seguita dalle persone disabili con il 26,1% e da “altri soggetti svantaggiati” con il 22%. Il 37,7% dei destinatari possiede rispettivamente un livello di istruzione secondaria superiore, il 35,8% di istruzione primaria e secondaria inferiore, mentre solo il 12,2% dei destinatari ha una formazione universitaria o post-universitaria. I partecipanti totali nel 2010 sono stati 11.692, di cui 8.395 sono stati avviati e 7.772 sono in uscita.

In termini di incidenza percentuale rispetto al programmato è emerso che l’Asse IV ha un impegno del 65,3% sul relativo stanziamento, registrando lo stesso trend dello scorso anno, seguito dagli Assi I e III, rispettivamente con il 57,9% e il 56,7% (nel 2009 invece l’Asse III raggiungeva il 46,1% e l’Asse I il 43,8%).

Il presidente Durnwalder ha posto l’accento sull’importanza dell’inserimento delle donne e delle persone disabili nel mondo del lavoro. L’inserimento nel mondo del lavoro di ulteriori 2000 persone degli 8000 disoccupati attualmente presenti in Alto Adige consentirà, secondo Durnwalder, di evitare il ricorso a forza lavoro proveniente da fuori provincia.

Nel corso del suo intervento il rappresentante della Commissione Europea, Andrea Mancini, ha sottolineato che l’Alto Adige può essere considerato un modello per altre regioni italiane  ed ha già raggiunto gli obiettivi posti dall’UE per il settore dell’occupazione. Ora secondo Mancini l’Alto Adige deve dedicare il proprio impegno a far fronte alle future sfide nel campo sociale ed economico.

 

FG

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