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Dalla Giunta: le altre delibere approvate nella seduta di oggi

Abbattimento dei contributi alle aziende che richiedono la certificazione SOA, sostegno economico sottoforma di contributi solo alle imprese che fanno ricerca e produzione in Alto Adige, approvazione del primo programma comunale riguardante le zone di pericolo. Sono alcune delle delibere approvate oggi (17 gennaio) dalla Giunta provinciale.

Certificazione SOA: contributi dal 70 al 35%

Per poter partecipare alla gare d'appalto pubbliche di importi superiori ai 150mila euro, le imprese devono essere certificate dalla SOA, la Società Organismo di Attestazioni. All'inizio del 2009, per agevolare le operazioni di certificazione da parte delle imprese altoatesine, la Giunta provinciale aveva deciso di concedere un contributo a fondo perduto pari al 70% delle spese. "All'epoca - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - avevamo deciso di concedere due anni di tempo alle imprese che volevano ottenere la SOA: ora questi due anni sono trascorsi, e chi era davvero interessato alla certificazione ha già avviato le procedure necessarie. Per questo motivo abbiamo ridotto il contributo provinciale dal 70% al 35% delle spese sostenute"

Contributi solo ad aziende "attive" in Alto Adige

"In futuro daremo contributi solo alle aziende che operano in Alto Adige". Lo ha annunciato il presidente Luis Durnwalder, spiegando così il senso del provvedimento adottato dalla Giunta. "In passato ci sono stati casi di imprese che presentavano richiesta di contributi per singoli progetti che poi venivano attivati al di fuori dei confini altoatesini. D'ora in avanti, chi riceverà il sostegno da parte della Provincia dovrà dimostrare che l'attività di ricerca, innovazione e produzione viene effettivamente svolta in Alto Adige".

Approvato il piano delle zone di pericolo di Postal

La Giunta provinciale ha approvato il primo piano comunale delle zone di pericolo idrogeologico, presentato dall'amministrazione di Postal. "Si tratta di una tematica estremamente delicata - ha sottolineato Luis Durnwalder - perchè nelle cosiddette zone rosse, ovvero quelle a maggiore rischio, dovrà vigere non solo il divieto di costruzione, ma anche quello di effettuare interventi di manutenzione straordinaria". Proprio alla luce di questa problematica, la Giunta provinciale ha deciso di prorogare di due-tre anni il termine entro il quale i Comuni potranno presentare i propri piani.

Centrale di S. Floriano: anche Egna tra i Comuni di sito

Negli ultimi anni la Giunta provinciale ha previsto una maggiore partecipazione dei comuni nell'ambito della produzione di energia: il 20% delle azioni della società partecipata SEL, infatti, dovrebbero essere assegnate ai comuni, e oltre i due terzi di questa quota dovrebbe essere riservata ai cosiddetti "comuni di sito". Nella seduta odierna, la Giunta ha precisato la definizione di "comuni di sito", che comprendono tutte quelle località il cui territorio è oggetto di una concessione per derivazione a scopo idroelettrico. Il primo risultato di questa modifica è che anche il Comune di Egna rientrerà tra i "comuni di sito", visto che la centrale di S. Floriano è situata nel territorio comunale del centro della Bassa Atesina, mentre sino ad oggi era considerato "comune di sito" solamente Anterivo.

mb


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