Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Divieto di fermata per i treni EC di DB/ÖBB/Le Nord in Italia per ass. Widmann contrario a politica dei trasporti e sulla concorrenza UE

Benché la decisione presso il TAR a Roma sul divieto di fermata per i treni EC delle ferrovie estere DB, ÖBB e Le Nord in territorio italiano sia stata rinviata, secondo l'assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann sussistono scarse possibilitità per le ferrovie italiane per ottenere ragione. L'assurdo divieto per Widmann sarebbe contrario alla politica dei trasporti e sulla concorrenza della UE.

Come sottolinea l'asssessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann, i collegamenti ferroviari internazionali e sovrarregionali costituiscono il pressupposto per una politica dei trasporti europea orientata al futuro, soprattutto lungo l'asse del Brennero, e per tale ragione devono essere accessibili al maggior numero di cittadini. In quest'ottica la Provincia di Bolzano in collaborazione con i suoi parlamentari a Roma e con le altre Province interessate dal provvedimento si impegneranno affinché il divieto di fermata dei treni EC venga tolto definitivamente.
Come ha informato il parlamentare altoatesino Siegfried Brugger, anche la Commissione trasporti UE nella sua comunicazione ai responsabili delle ferrovie italiane ha avanzato seri dubbi sulla compatibilità del divieto con le disposizioni comunitarie relative alla liberalizzazione del trasporto internazionale di persone. Come del resto già fatto presente dall'assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann in concomitanza con l'entrata in vigore dell'orario invernale a metà dicembre, la Commissione trasporti UE ricorda che il divieto di fermata non può essere giustificato con perdite econocmiche accusate dal trasporto ferroviario regionale criticando, inoltre, l'adozione di un provvedimento a breve scadenza senza aver preventivamente coinvolto i responsabili delle ferrovie tedesche ed austriache. Da qui la richiesta della Commissione UE ai responsabili in Italia di giustificare il provvedimento con l'annuncio di un'eventuale ammonizione in presenza di un mancato rispetto delle norme comunitarie.
Come sottolinea l'assessore Widmann le obiezioni di Bruxelles confermano appieno quelle espresse dalla Provincia di Bolzano e dalle altre Province coinvolte avverso il divieto di fermata, che hanno prodotto la sua temporanea sospensione per tre mesi. L'assessore provinciale alla mobilità è ora curioso di conoscere quali argomentazioni produrranno i gestori delle ferrovie italiane. 

SA


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