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Bando innovazione: dalla Provincia 4,1 milioni di euro per 14 progetti

14 progetti di ricerca finanziati dalla Provincia con oltre 4 milioni di euro (oltre il 50% dei 7,9 milioni complessivi), beneficiarie 37 aziende: sono gli esiti del bando 2010 indetto dall'Assessorato provinciale all'innovazione per promuovere le iniziative di cooperazione tra imprese e istituti in Alto Adige. I risultati sono stati illustrati oggi (11 gennaio) a Bolzano dall’assessore provinciale all’innovazione Roberto Bizzo. Due terzi dei progetti approvati riguardano i settori delle energie rinnovabili, dell’edilizia sostenibile e delle tecnologie alpine.

L’Assessorato provinciale all’innovazione ha concluso nelle scorse settimane la fase di valutazione dei progetti presentati dalle aziende altoatesine per il bando 2010 di finanziamento delle attività di ricerca e sviluppo. È il terzo bando emesso grazie ai nuovi strumenti di sostegno all’innovazione attraverso la Legge provinciale 14/2006 “Ricerca e innovazione”, che consente di erogare finanziamenti elevati a progetti di ricerca condotti da imprese ma solo in collaborazione fra loro o effettuati in cooperazione con Università e enti di ricerca.

“La competitività del sistema economico altoatesino – ha ricordato l’assessore provinciale all’Innovazione Roberto Bizzo commentando l’esito del bando a Palazzo Widmann - dipende in maniera cruciale dall'impegno di aziende, enti e Università nelle attività di ricerca e sviluppo. E la Provincia sta facendo la sua parte.” La filosofia alla base dei bandi: è necessario cooperare anche quando si fa ricerca, perché i mercati hanno bisogno di fornitori non solamente innovativi individualmente ma soprattutto nel modo di fare rete tra loro. E il deficit tecnologico delle aziende viene superato nella cooperaizone con gli istituti di ricerca. Bizzo ha ricordato che è cresciuta nel 2010 la collaborazione fra le imprese dell’Alto Adige e enti locali di ricerca, che vedono impegnati l’EURAC con 4 progetti, la Libera università di Bolzano e il neocostituito “Fraunhofer Italia” in un progetto di collaborazione ciascuno.

"Il mercato globale - ha osservato il direttore della Ripartizione innovazione Maurizio Bergamini - richiede soluzioni complesse, che possono essere soddisfatte  solo quando le piccole imprese cooperano fra di loro superando le diffidenze e mettendo insieme le proprie tecnologie. Inoltre l’aiuto fornito da LUB e istituti di ricerca è spesso determinante per incontrare il successo economico e disporre delle conoscenze che non sono reperibili dentro l’azienda." Nonostante le piccole dimensioni del territorio provinciale, la risposta al bando 2010 è stata positiva e ha consentito di ammettere a contributo 14 dei 26 progetti per complessivi 7,9 milioni di Euro, pari a circa il 10% del volume di investimenti effettuato annualmente dalle imprese altoatesine. La Provincia, con 4,1 milioni di euro, ha coperto oltre il 50% della spesa. Due terzi dei progetti approvati riguardano i settori delle energie rinnovabili, dell’edilizia sostenibile e delle tecnologie alpine che costituiscono il punto di forza del sistema economico altoatesino.

L’intero iter di valutazione dei progetti ha visto impegnato l’Ufficio innovazione che ha scrupolosamente valutato con l’aiuto di esperti internazionali l’aderenza dei progetti con i 9 criteri che definiscono il punteggio finale: coerenza del progetto con le finalità del bando, qualità tecnica del progetto, grado di innovazione tecnologica, capacità tecnica e organizzativa dei beneficiari, capacità economica e finanziaria dei beneficiari, adeguatezza del parternariato, diffusione dei risultati, contributo del progetto allo sviluppo sostenibile, impatto occupazionale positivo. Il bando si è chiuso a fine giugno 2010, l'iter di assegnazione del contributo 5 mesi dopo.

“L’ampiezza dei criteri di valutazione – ha sottolineato Bizzo - dimostra la volontà dell’Assessorato provinciale all’innovazione di uscire dalla logica dei cosiddetti contributi a pioggia erogati a tutti indipendentemente dal contenuto di innovazione e di apporto al valore aggiunto del territorio. Vogliamo favorire questo cambio di mentalità e premiare le imprese che fanno innovazione sul territorio e formano personale qualificato.” Questo sforzo tocca anche l’organizzazione interna dell’ufficio che ha sviluppato in cooperazione con la Ripartizione informatica un nuovo software in grado di gestire l’iter amministrativo di progetti complessi. L’obiettivo è quello di consentire la compilazione “online” dei moduli di domanda di finanziamento.

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Bergamini Riccobon sui benefici dell’innovazione

L’Assessore Bizzo sull’importanza dell’innovazione


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