Politica | 22.07.2002 | 15:56

Durnwalder scrive a Berloffa per i suoi 80 anni: "Un protagonista sulla strada del dialogo e del rispetto reciproco"

Ad Alcide Berloffa, che domani (martedì 23) compie ottant'anni, il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha inviato un lungo messaggio di auguri in cui sottolinea il ruolo fondamentale svolto da Berloffa a favore dell'autonomia dell'Alto Adige e della comprensione tra i gruppi linguistici.

Nel formulare ad Alcide Berloffa i migliori auguri per il traguardo degli ottant’anni, Durnwalder espirme il suo apprezzamento e ringraziamento "per il ruolo fondamentale svolto per decenni a favore dell’autonomia dell’Alto Adige e della comprensione tra i gruppi linguistici." Durnwalder ricorda che Berloffa ha contribuito nel corso degli anni "a sviluppare quella cultura dei diritti, dei doveri e del rispetto sulla quale abbiamo costruito la convivenza tra i gruppi linguistici. E questa convivenza oggi funziona bene perché tedeschi, italiani e ladini hanno imparato a conoscersi meglio. Funziona grazie all’autonomia e di questo dobbiamo ringraziare coloro che come Te – a Bolzano, a Roma e a Vienna – si sono impegnati in tutti questi anni e si impegneranno in futuro per capire e rappresentare le esigenze dell’intera comunità altoatesina", scrive Durnwalder.

Nella lettera di auguri Luis Durnwalder ricorda che in Alcide Berloffa "la strada del dialogo, della ricerca del consenso ottenuto con senso di responsabilità ha trovato uno dei principali protagonisti. Malgrado le difficoltà e le critiche che hai incontrato in parte del gruppo italiano, la storia dell’autonomia altoatesina Ti ha dato ragione."

Durnwalder conclude sottolineando che "il risultato dell’ultimo censimento conferma che in provincia di Bolzano siamo giunti a un sostanziale equilibrio non solo politico ma anche demografico e che il meccanismo delle reciproche garanzie collettive funziona. E se oggi l’Alto Adige può confermarsi sempre più come una terra a vocazione plurietnica, lo dobbiamo anche a politici lungimiranti come Alcide Berloffa."

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