Giornata dell’Autonomia 2014

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Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia (20 novembre)

Sabato 20 novembre 2010 viene celebrata la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e la convenzione ONU sui diritti dell’infanzia sottoscritta nel 1989. “Una giornata particolare ed importante per i bambini di questa terra e per noi adulti che dobbiamo salvaguardare la tutela e la promozione dei diretti dei bambini. A questa responsabilità possiamo però solamente assolvere, se riconosciamo i bambini nei loro diritti e come partner attivi e competenti“ afferma l’assessore alla Famiglia e alle politiche sociali Richard Theiner.

La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia è stata approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 a New York. Ad oggi - ad eccezione di Somalia e degli Stati Uniti - tutti i Paesi del mondo hanno ratificato questo trattato e si sono di conseguenza impegnati ad adattare la loro legislazione nazionale ai principi fondanti della convenzione dell’ONU. È quindi uno dei documenti centrali della promozione e della tutela dei diritti dei bambini.

Il Piano sociale provinciale e i documenti di programmazione settoriale traducono a livello provinciale le direttive internazionali sulla promozione, sulla garanzia e sulla tutela dei diritti dei bambini. Questi strumenti di programmazione rispecchiano i temi più attuali ed imminenti delle misure a tutela dei bambini. “Il garante dell’infanzia e dell’adolescenza, attivo da aprile di quest’anno, è un ulteriore passo verso la realizzazione di questi principi base” sottolinea l’Assessore.

I Servizi sociali territoriali gestiti dalle Comunità comprensoriali e le organizzazioni del Privato sociale sono impegnati quotidianamente nella salvaguardia dei diritti dei bambini, promuovendone il benessere e garantendone la tutela. Nel 2009 sono stati assistiti e accompagnati complessivamente nella nostra provincia 3.488 bambini e giovani.

Nel 28,5% dei casi vi è stato un provvedimento del Tribunale per i Minorenni. Una delle misure più importanti a tutela del diritto dei bambini è sicuramente l’affidamento familiare di minori. Nel 2009 sono stati complessivamente 357 i minori affidati presso una famiglia affidataria, di cui 129 in affidamento a tempo pieno e 223 in affidamento a tempo parziale.

Uno degli obiettivi centrali dei Servizi sociali consiste però nel garantire il diritto basilare dei minori di crescere nella propria famiglia. Nel 40% dei casi sono stati così attivati interventi educativi a sostegno dei genitori. “La formazione genitoriale, lo sviluppo di competenze specifiche, così come anche la responsabilizzazione dei genitori è stato e sarà anche per il futuro un tema centrale delle nostre politiche” afferma l’assessore Theiner.

Garantire i diritti dei minori vuol dire anche, ovviamente, mettere in condizione i genitori di far fronte economicamente ai bisogni dei propri figli.  Nel 2009 i trasferimenti monetari alle famiglie da parte del comparto sociale (assegni al nucleo familiare, assistenza economica sociale e pensioni) sono stati complessivamente pari a circa 94 milioni di Euro.

Questi interventi, sommati alle altre prestazioni erogate dalla Provincia, permettono secondo i dati pubblicati recentemente dall’ASTAT, di limitare considerevolmente il numero delle famiglie a rischio povertà.

Nel 2008 erano 36.000 le famiglie in Alto Adige a rischio povertà, pari al 17,9% del totale delle famiglie altoatesine, senza le prestazioni sociali il numero  delle famiglie a rischio povertà aumenterebbe di ben 14.700 unità, arrivando a 50.700 famiglie (pari al 25,3% delle famiglie). Le prestazioni sociali hanno quindi un impatto su una rilevante percentuale di famiglie, al fine di escluderle dall’area di rischio di povertà.

Le famiglie hanno inoltre sempre più l’esigenza di disporre di servizi di assistenza all’infanzia per poter conciliare gli impegni lavorativi con quelli familiari. Alla fine dello scorso anno erano più di 2.000 (per l’esattezza 2.063) i posti nei tre servizi per bambini nella fascia d’età tra zero e tre anni (asili nido, Tagesmütter e microstrutture) pari a 12,8 posti ogni 100 bambini, entro il 2015 la percentuale di copertura del fabbisogno salirà al 15% grazie alla creazione di più di 350 posti.

“I servizi per la prima infanzia contribuiscono anche all’educazione dei bambini e alla loro socializzazione” conclude la nota dell’assessore Theiner “Attraverso questi interventi si contrasta in modo incisivo il fenomeno della povertà nei bambini in quanto essere poveri non significa soltanto mancanza di risorse materiali ma anche povertà educativa e di relazione sociali. Ai bambini devono quindi essere offerte tutte le possibilità e gli strumenti affinché possano essere pienamente partecipi della nostra società”.

 

FG


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