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Inaugurata la mostra “Nella valle dell’Omo” al Museo di Scienze

La valle del fiume Omo nell’Etiopia meridionale è abitata da popolazioni che da tempo immemorabile coltivano una particolare forma di pittura corporea. Il fotografo Hans Silvester ne documenta da anni la varietà e bellezza. Dal 16 novembre le sue immagini sono in mostra al Museo di Scienze Naturali a Bolzano. L’ingresso è libero.

Inaugurata la mostra "Nella Valle dell'Omo" al Museo di Scienze Naturali

Sono oltre 40 le fotografie di Hans Silvester esposte nella mostra temporanea “Nella valle dell’Omo. La pittura corporea dell’Etiopia meridionale”, in programma dal 16 novembre 2010 al 25 aprile 2011 al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige a Bolzano.

Negli ultimi otto anni il fotografo tedesco dell’agenzia Focus di Amburgo ha vissuto per lunghi periodi a stretto contatto con Surma e Mursi, tribù seminomadi dell’Etiopia del sud al confine con Kenia e Sudan dedite alla pastorizia, all’agricoltura e a dipingere il proprio corpo. Con grande rispetto, Silvester ha immortalato queste tradizioni, cercando di documentare anche le trasformazioni che queste minoranze etiopi stanno subendo.

Ogni giorno Surma e Mursi si colorano e si decorano con dei vivaci effetti artistici. Non servono occasioni particolari: punto di ritrovo è il fiume, dove mescolano con l’acqua i pigmenti della Rift Valley dipingendosi poi rapidamente. Se il risultato non li soddisfa, si tuffano nel fiume e ricominciano l’operazione. Per ornarsi, Surma e Mursi utilizzano ciò che offre loro la natura: dai pigmenti ai frutti ai rami, tutto può diventare un meraviglioso accessorio.

Sono soprattutto i giovani a trascorrere molto tempo in questa attività, che diventa un gioco di gruppo. L’effetto della propria creazione artistica viene colto dalla reazione degli altri, perché non esistono specchi o almeno non erano conosciuti prima del recente avvento del turismo.

Per queste tribù, la pittura è soprattutto un segno di appartenenza; viene utilizzata però anche per manifestare il proprio rango sociale o in riti e feste.

Tuttavia, il turismo, divenuto più frequente ed economico grazie alle nuove vie di comunicazione interne, sta inducendo queste etnie a trasformare la pittura corporea da espressione spontanea in fonte di guadagno. Ma anche il cambiamento delle loro abitudini nomadi, dovuto ai mutamenti ambientali seguiti alla costruzione della grande diga Gilgel Gibe III, può portare alla perdita del valore tradizionale di questa affascinante forma artistica.

Nato nel 1938 in Germania, Hans Silvester lavora come fotografo professionista per l’agenzia Focus di Amburgo. Silvester ha all’attivo numerose pubblicazioni, in particolare volumi di immagini dedicati agli animali (tra gli altri, i gatti della Grecia e i cavalli della Camargue) ed all’arte. Le immagini esposte al Museo di Scienze Naturali fanno parte di un ciclo pubblicato nel 2007 nel volume “Kleider der Natur”.

La mostra “Nella valle dell’Omo” apre al pubblico il 16 novembre 2010 per chiudersi il 25 aprile 2011 presso il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige a Bolzano, in via Bottai 1.
Il museo è accessibile ogni giorno, tranne il lunedì, dalle ore 10 alle 18. Il 25 dicembre e l’1 gennaio il museo rimane chiuso.

Hanno preso parte alla cerimonia di inaugurazione della mostra Vito Zingerle, direttore del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, Johanna Platzgummer, curatrice della mostra, Letizia Ragaglia, in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, che sostiene l’iniziativa. Gerwald Wallnöfer, etnologo della Libera Università di Bolzano, e Mauro Di Vieste dell’Associazione popoli minacciati Bolzano che hanno illustrato gli apsetti più qualificanti della mostra.

Maggiori informazioni al numero 0471 412964 o alla pagina web www.museonatura.it. L’ingresso alla mostra è gratuito. L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano.

FG

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