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Tunnel del Brennero, scatta la fase due

La commissione tecnica della Comunita d'Azione Ferrovia del Brennero ha fatto il punto oggi in Provincia, presso la sede dell'assessorato ai Lavori pubblici, sul report finale dello studio di fattibilità del tunnel del Brennero. Resta il nodo dell´approvazione ministeriale; se verrà superato, entro 11 anni il progetto diventerà realtà.

La commissione nella Comunità d´Azione presieduta da Luis Durnwalder ha fatto il punto stamattina in Provincia sul rapporto finale relativo allo studio di fattibilità del tunnel del Brennero. Un progetto corposo: sette volumi oltre a varie cartografie; la relazione definitiva GEIE (Galleria di Base del Brennero) - attualmente in stampa - comprenderà ben 82 raccoglitori. Il nodo cruciale resta quello dell´approvazione del progetto da parte dei ministeri dei Paesi interessati.

Alla riunione, con i rappresentanti delle realtà politiche ed economiche di Bolzano, Trento, Verona, Innsbruck e Monaco, ha preso parte anche Ferdinand Willeit, presidente dell'Autobrennero e della Società Trasporti Ferroviari, che ha presentato una relazione sull´attività 2000-2001. Carlo Comin, amministratore (al pari di Hans Lindenberger) della GEIE, e Anton Aschbacher, direttore dell'Ufficio provinciale Coordinamento territoriale nonchè segretario della Commissione, hanno illustrato lo studio di fattibilità - realizzato negli ultimi 30 mesi - e ribadito che il punto-chiave per accedere alla fase esecutiva del tunnel del Brennero resta quello dell´approvazione da parte dei ministeri competenti. Quanto anche questo scoglio sarà superato (e in questo senso i partecipanti alla riunione hanno assicurato il loro impegno) occorreranno in media altri tre anni per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie alla costruzione del tunnel-base.

L´iter illustrato durante la riunione prevede la realizzazione nel tunnel dei cunicoli-pilota e delle finestre di accesso laterali, la cui costruzione permetterà di eliminare tutte le incertezze geologiche e rendere il progetto appetibile per gli investitori privati (in questo modo dovrebbero venire eliminati eventuali rischi). Per la fase citata si prevede un tempo di realizzazione compresa tra i due anni e mezzo e i tre; altri 5 o 6 anni si renderanno necessari per la costruzione vera e propria. 

Ma il tunnel-base non si giustifica se non affiancato da realizzazioni parallele di potenziamento. Nella seduta odierna si è ricordato che il 2 ottobre prossimo inizieranno in Austria i lavori relativi al quadruplicamento della valle dell´Inn. A tale proposito si è ricordato l'esigenza di eliminare in prospettiva anche i"colli di bottiglia" nella tratta Fortezza-Verona. Si è infatti ribadito che il progetto della galleria-base deve marciare contestualmente all´accesso sud.

Quello che si intende offrire, hanno detto oggi in conclusione i mebri della Comunità di Azione è un´offerta complementare e concorrenziale ai servizi attuali, il tutto in armonia con la direttiva europea 440/9 finalizzata a dare libero accesso al mercato ferroviario. La Comunità d´Azione si impegnerà ora a dare sostegno allo sviluppo del progetto, in particolare presso i ministeri delegati.

EM


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