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News 2015

Incidente ferroviario in Venosta: le vittime sono altoatesine

Sono tutte altoatesine le 9 vittime del disastro ferroviario verificatosi questa mattina lungo la linea ferroviaria della Val Venosta. Lo ha annunciato il presidente della Provincia Luis Durnwalder nel corso della seconda conferenza stampa ogi pomeriggio nel Municipio di Castelbello. Presenti anche il Ministro delle infrastrutture e trasporti Altero Matteoli e l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, che hanno sottolineato l’efficienza dell’intervento di soccorso.

Terribili conseguenze del deragliamento del treno sulla linea della Venosta (Foto USP/Pertl)

“L’incidente ferroviario di questa mattina tra Laces e Castelbello – ha spiegato Durnwalder – ha coinvolto 37 persone. 28 sono rimaste ferite, 7 delle quali in maniera grave, e sono ricoverate presso gli ospedali di Silandro, Merano, Bolzano e Bressanone. Le vittime, purtroppo, sono 9, e sono tutte altoatesine, la maggior parte delle quali di età compresa tra i 18 e i 35 anni”. Fra i feriti sono segnalati due turisti, gli unici non altoatesini coinvolti nell’incidente. “Non possiamo escludere al centro per cento la presenza di altre persone – ha aggiunto Durnwalder – visto che i vagoni sono stati posti sotto sequestro dalla magistratura e non possono essere spostati dal luogo dell’incidente. All’interno del convoglio, comunque, non c’è più nessuno. Vorrei nuovamente esprimere la vicinanza del governo provinciale e di tutta la popolazione altoatesina alle famiglie delle vittime e dei feriti, e ringrazio ancora una volta tutti i soccorritori.

La macchina della Protezione civile altoatesina, con i primi volontari arrivati sul posto ad appena 5 minuti dall’allarme, si è dimostrata ancora una volta estremamente efficiente”. Sul luogo dell’incidente sono arrivati anche il Ministro delle infrastrutture e trasporti Altero Matteoli e l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, che Durnwalder ha ringraziato “per la vicinanza umana e per la solidarietà dimostrata alla popolazione della Provincia di Bolzano”. “Porto il cordoglio del governo italiano alle famiglie coinvolte da questa tragedia e a tutta la comunità altoatesina – ha dichiarato Matteoli – si è trattato di un incidente dovuto ad una incredibile serie di circostanze negative, e il governo è a disposizione per qualsiasi tipo di aiuto il presidente Durnwalder intenda chiedere. Un ringraziamento, anche da parte mia, ai soccorritori: l’intervento è stato senza sbavature, e si è svolto nel miglior modo possibile”.

Anche l’ad di Ferrovie dello Stato Moretti, nonostante la tratta ferroviaria sia di competenza provinciale, ha dato la propria disponibilità ad offrire aiuto tecnico. Il primo passo concreto dovrebbe consistere nell’invio di una gru ferroviaria in grado di agevolare le operazioni di rimozione del treno travolto dalla frana. Il direttore dell’Ufficio provinciale geologia e prove materiali, Ludwig Nössing, ha infine illustrato le caratteristiche dello smottamento, che ha portato a valle circa 400 metri cubi di materiale reso estremamente fangoso dall’acqua fuoriuscita da una tubatura. Dalla parte alta del breve pendio, lungo circa 50 metri, è sgorgata l’acqua che ha innescato la frana abbattutasi sul convoglio partito da Malles alle 8.20 e transitato da Laces alle 9.01, ora esatta dell’incidente.mb

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