Giornata dell’Autonomia 2014

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Finanziamenti ai Comuni di confine: Durnwalder incontra i sindaci ladini

L'applicazione del cosiddetto "accordo di Milano" nella parte relativa al finanziamento annuo di 40 milioni di euro a favore dei Comuni di confine è stato il tema approfondito oggi (1° aprile) a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder nell'incontro con i sindaci dei Comuni ladini interessati.

Durnwalder con i rappresentanti dei Comuni di Cortina, Colle e Livinallongo (Foto USP/Pertl)

Il nuovo modello finanziario scaturito dall'intesa Stato-Provincia (il cosiddetto "accordo di Milano")  conferma il concorso della Provincia di Bolzano al riequilibrio della finanza pubblica con l’assunzione di oneri relativi all’esercizio di funzioni statali, anche delegate, nonché con il finanziamento di iniziative e di progetti per i Comuni confinanti di Veneto e Lombardia. "L'impegno della Provincia a favore dei Comuni vicini è di 40 milioni di euro all'anno", ricorda il presidente Durnwalder, che ha approfondito oggi a Palazzo Widmann - nell'incontro con i rappresentanti di alcuni dei Comuni confinanti del Veneto - l'applicazione di questa parte dell'intesa.

Al colloquio hanno partecipano Andrea Franceschi (Cortina), Ugo Ruaz (Livinallongo del Col di Lana), Paolo Frena (Colle Santa Lucia) e il sindaco di Santa Cristina Bruno Senoner in qualità di presidente della Lia di Comuns. "I sindaci dei Comuni del Bellunese sono interessati a conoscere le modalità applicative dell'accordo prima di presentare proposte per accedere a parte dei 40 milioni e poter finanziare interventi pubblici considerati prioritari", spiega Durnwalder. Il Presidente ha premesso che nelle prossime trattative con i Ministeri coinvolti si dovrà innanzitutto chiarire se il finanziamento va inteso solo per i Comuni - come appare dal testo - o invece per le territorialità (aree di confine), ovvero se l'accordo va interpetato in maniera estensiva. L'intesa riguarda anche i Comuni di Auronzo, Comelico e Bormio.

Riguardo ai contenuti, Durnwalder ha spiegato ai sindaci che "i progetti da finanziare dovrebbero mirare anche ad intensificare la collaborazione tra le aree di confine, quindi ci aspettiamo proposte per iniziative sul piano culturale, economico, dello sviluppo turistico, dell'istruzione. Saranno necessari anche specifici studi per individuare esigenze e criticità e di conseguenza definire le strategie di intervento migliori." I rappresentanti dei Comuni del Bellunese si muoveranno ora per elaborare concreti programmi che possano rientrare nel finanziamento dei 40 milioni di euro l'anno.

 

pf


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