Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Mercato del lavoro, poca precarietà nonostante i contratti a progetto

E' dedicato ai rapporti di lavoro a progetto e parasubordinati il nuovo numero di "Mercato del lavoro news", pubblicazione periodica dell'Osservatorio provinciale mercato del lavoro. Nonostante la sempre maggiore diffusione di questa tipologia di contratti, nel 2009 ne sono stati stipulati quasi 5mila, in Provincia di Bolzano si registra una precarietà piuttosto ridotta.

"Dallo studio effettuato dall'Osservatorio provinciale - commenta l'assessore al lavoro Roberto Bizzo - emerge un dato importante: i rapporti regolati dai cosiddetti contratti a progetto e simili, pur essendo in costante crescita, non sono fortunatamente riusciti a precarizzare il mercato del lavoro altoatesino. Anzi, in centinaia di casi un lavoro a progetto si è trasformato nel tempo in un rapporto di lavoro dipendente, in molte circostanze anche a tempo indeterminato. Questi buoni risultati, comunque, non devono abbassare il nostro livello di attenzione sulla materia".

Nel corso del 2009 sono stati stipulati oltre 4.800 contratti a progetto in Provincia di Bolzano, un terzo dei quali a favore di persone che contemporaneamente svolgono un lavoro dipendente presso un altro datore di lavoro, e per i quali il contratto rappresenta dunque una fonte di guadagno supplementare. "Circa la metà dei lavoratori a progetto - aggiunge il direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn - è occupato nel settore pubblico, con una netta prevalenza della formazione. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di docenti e ricercatori attivi nell'ambito di scuole, università ed enti privati". Da segnalare anche l'età media dei lavoratori a progetto, che si attesta sui 43 anni, contro i 39 dei lavoratori dipendenti.

"Il lavoro a progetto - prosegue l'assessore Bizzo - ha il vantaggio della grande flessibilità, ma è bene non abusarne. In molti casi può certamente favorire l'ingresso nel mondo del lavoro, ma il nostro obiettivo è sostenere rapporti stabili e regolari. Il lavoro a progetto, infatti, non può assolutamente sostituire il lavoro dipendente a tempo indeterminato". Per quanto riguarda il rischio precarizzazione, i dati dell'Osservatorio provinciale indicano che solo il 4% dei circa 5mila contratti a progetto, per un totale di 209 casi, è stato stipulato in sostituzione di un "regolare" contratto a tempo indeterminato. Sono stati 321, invece, i casi in cui un contratto a progetto è stato trasformato in un contratto dipendente, il 38% dei quali a tempo indeterminato.

mb

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