Sanità / Sociale | 26.01.2010 | 11:36

Conf. stampa di Theiner: "L'importanza della donazione di sangue in Alto Adige"

“Chi dona sangue aiuta il prossimo e salva una vita” con queste parole l’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, ha aperto la conferenza stampa organizzata questa mattina (26 gennaio) a Palazzo Widmann nel corso della quale è stata sottolineata a 360° l’importanza della donazione di sangue in Alto Adige.

In Alto Adige vi sono circa 17.000 donatori di sangue in età compresa tra i 18 ed i 65 anni, pari a circa il 4,8% della popolazione (nel resto d’Italia la percentuale non raggiunge il 4%) un dato in crescita rispetto agli anni scorsi e che consente, ha sottolineato l’assessore Theiner, di assicurare l’autosufficienza provinciale in questo delicato settore.

“Il sangue e i suoi componenti” ha quindi proseguito l’assessore Theiner “sono a tutt’oggi dei presidi terapeutici insostituibili, di cui esiste tuttavia una risorsa limitata. Infatti, il sangue, che quotidianamente s’impiega per la cura di pazienti, proviene dalla donazione volontaria e gratuita di molte persone, che compiono generosamente e periodicamente un atto di grande solidarietà umana”.

Gli ottimi risultati raggiunti sono da attribuirsi alla proficua e fattiva collaborazione tra, l’Assessorato alla Sanità, i Servizi trasfusionali e l’associazione AVIS.

Insieme, da tempo, tali istituzioni si sono attivate per promuovere la donazione di sangue e dei suoi componenti, ma soprattutto si sono preoccupate di determinare, di comune accordo, un “piano sangue” articolato e rispondente ai bisogni contingenti, che prevede, di anno in anno, un forte rapporto di correlazione tra previsione, programmazione e criteri di attuazione.

Nel corso della conferenza stampa odierna il primario del Servizio di immunoematologia e trasfusionale, Dr. Oswald Prinoth, ha quindi illustrato nel dettaglio  il sistema trasfusionale operante nella nostra provincia e presente in maniera capillare sul territorio.

Infatti le donazioni di sangue possono essere effettuate in tutti gli ospedali della provincia, oltre al centro principale presso l’Ospedale di Bolzano, vi sono tre centri intermedi a Merano, Bressanone e Brunico ed infine tre centri periferici a San Candido, Vipiteno e Silandro.

Grazie a questa rete di strutture le persone possono donare il sangue vicino alla loro residenza ed in una struttura ospedaliera. Questa presenza è particolarmente importante, ha sottolineato il dr. Prinoth, se si pensa che circa il 66% della popolazione nel corso della vita dovrà ricorrere per svariate ragioni ad un trasfusione di sangue o di plasma.

Grazie ad un'intensa opera di sensibilizzazione dei medici e dei reparti negli ultimi anni, nonostante l’aumento degli interventi e degli impieghi degli emocomponenti e dei plasmaderivati, ha aggiunto il primario Prinoth, si è riusciti ad assicurare costantemente l’autosufficienza provinciale ed una parte delle donazioni, pari a circa il 10%, viene anche messa a disposizioni di altre regioni non altrettanti virtuose.

Sono quindi seguiti gli interventi del presidente e del vicepresidente dell’AVIS, rispettivamente Erich Hanni e Maurizio Fabbro, che hanno posto l’accento sulla buona collaborazione con le strutture pubbliche e sull’esigenza di una sempre maggiore sensibilizzazione della popolazione, in particolare dei giovani, nei confronti della grande valenza di solidarietà sociale legata alla donazione del sangue e dei suoi derivati.

L’AVIS partecipa, inoltre, alla campagna promossa dall’Assessorato provinciale alla sanità ed alle politiche sociali per la prevenzione dell’alcol in Alto Adige, soprattutto nei confronti dei giovani e di chi guida.

Nel corso della conferenza stampa è stato anche presentato ai giornalisti uno spot trilingue a favore della donazione di sangue che ha per protagonista la nota sciatrice azzurra Denise Karbon.

FG