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News 2015

Miniera di Monteneve: impegnativo risanamento dei piani inclinati

Argento nel 1200, nel 1400 galena e poi ancora blenda dal 1870: tutto il materiale estratto nei secoli dalla miniera di Monteneve tra Ridanna e Passiria ha preso la strada del fondovalle grazie ai cosiddetti piani inclinati. Due dei complessivi 8 piani, che facevano parte di una rete di trasporto lunga 27 km vengono ora risanati nel quadro di un progetto Interreg IV.

Uno dei piani inclinati tra la miniera e Ridanna

L'Assessorato provinciale ai lavori pubblici, i geologi provinciali, la Ripartizione opere idrauliche e non da ultimo il Museo delle miniere sono, con cinque partner austriaci, i promotori del progetto triennale Interreg IV Italia-Austria "Emozioni minerarie nella Alpi Orientali." Uno degli obiettivi è la ristrutturazione delle storiche vie di trasporto che dalla miniera indirizzavano il materiale estratto verso Ridanna e quindi la valorizzazione del vecchio impianto minerario. "Non dobbiamo dimenticare il contributo che l'attività mineraria ha assicurato allo sviluppo della nostra provincia e quale sia il suo significato storico", sottolinea l'assessore Florian Mussner.

Con grande impegno è stato quindi avviato il programma di risanamento dei piani inclinati: tre degli otto complessivi sono stati risanati negli ultimi anni, la ristrutturazione di altri due è al centro del progetto in corso. Un lavoro non semplice, come dimostrano i dati: i piani inclinati costruiti a partire dal 1871 con la tecnica dei muri a secco costituiscono con i cosiddetti piani di carreggio una rete di trasporto che misura in totale 27 km e presenta un dislivello di ben 1900 metri. Il piano inclinato più lungo misura 800 metri, la pendenza massima superata è del 57%. L'impianto a rotaia da Monteneve a Vipiteno rimase in funzione fino al 1925, quando venne sostituito da un impianto a fune per il trasporto materiale.

"Guardando l'infrastruttura si può solo restare ammirati davanti all'opera d'arte costruita a suo tempo con i materiali più semplici", osserva l'assessore Mussner. Diventa quindi ancor più importante conservare questa opera di ingegneria tecnica e di renderla accessibile al grande pubblico. "Per questo motivo abbiamo subito sostenuto l'idea del nostro geologo Volkmar Mair e ora la stiamo concretizzando", spiega Mussner. Accanto al risanamento dell'impianto il progetto prevede anche la pubblicazione di un manuale per la conservazione degli impianti minerari storici. "A Monteneve abbiamo da tutelare 130 km di gallerie scvavate dai minatori", conclude l'assessore Mussner.

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Una ristrutturazione d’altri tempi

Mussner illustra il progetto di risamento dei piani inclinati


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