Giornata dell’Autonomia 2014

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Docenti illustrano i pareri sulla legittimità dei referendum

Gli esperti di diritto e professori universitari Walter Obwexer (Innsbruck) e Roberto Toniatti (Trento) hanno illustrato oggi (13 ottobre a Bolzano i rispettivi pareri sulla legittimità e sui contenuti dei quesiti referendari che saranno sottoposti al voto popolare il prossimo 25 ottobre. Entrambi i docenti hanno espresso perplessità sul piano della costituzionalità con le norme del diritto interno e della compatibilità con quello comunitario.

"Ci sono pervenute diverse richieste di chiarimento sulla legittimità dei contenuti dei ddl ammessi al referendum - ha sottolineato il presidente della Provincia Luis Durnwalder introducento a Palazzo Widmann l'incontro con i due relatori - e come Giunta provinciale abbiamo deciso di contribuire a fare chiarezza attraverso l'autorevole parere di esperti internazionali, che in questi casi intervengono con perizie professionali e autonome da chi commissiona l'incarico." Durnwalder ha confermato che, indipendentemente da tale parere, la consultazione referendaria si svolgerà comunque: "Ma i cittadini devono conoscere tutti gli aspetti connessi alla legittimità dei quesiti proposti." 

Il professor Obwexer ha esaminato in particolare gli aspetti legati alla compatibilità con il diritto comunitario ed è arrivato alla conclusione che il referendum sull'edilizia abitativa agevolata "in alcuni punti cruciali contrasta in maniera chiara con il diritto UE, a cominciare già dalla motivazione della legge, quel 'precedenza alla popolazione locale' che configura una disparità di trattamento di tutti i cittadini UE." Obwexer ha ricordato che, in base al pronunciamento della Corte di giustizia, il referendum configura un'estensione di tale discriminazione anche ai cittadini extracomunitari, "in quanto si tratta di prestazioni sociali primarie come possono essere definite sia l'alloggio al canone sociale di affitto o il sussidio casa."

Analogamente, secondo il docente universitario di Innsbruck, anche il ddl sulla disciplina delle residenze del tempo libero contrasta in due punti importanti con il diritto comunitario in tema di discriminazione tra residenti e non residenti nell'acquisto o nella costruzione di una seconda casa. "Intervenire in questo modo sul principio della libera circolazione del capitale non è giustificato", ha sintetizzato Obwexer. Alla luce di questa non conformità al diritto comunitario, è la sua conclusione, anche in caso di esito positivo della consultazione i due ddl non potrebbero entrare in vigore o comunque non potrebbero essere applicati dalle istituzioni. Inoltre la Provincia sarebbe obbligata ad intervenire per adeguarli alla normativa europea, "pena l'apertura da parte UE di una procedura di infrazione con annesse sanzioni elevate."

Mentre dal punto di vista dell'UE il professor Obwexer non ritiene "particolarmente problematici" i quesiti referendari sulla democrazia diretta e sulla riduzione del traffico aereo, il professor Roberto Toniatti ravvisa problemi di costituzionalità e ritiene quelli sulla democrazia diretta contrari al dettato dell'articolo 47, 2° comma, dello Statuto di autonomia, che con la riforma costituzionale del 2001 modifica il contenuto dello Statuto senza modificarne la fonte. "Nel concreto, la modifica di forme di governo della Provincia autonoma di Bolzano, tra cui rientra l'istituto referendario della democrazia diretta, è di competenza del Consiglio provinciale e prevede una maggioranza qualificata. Il ddl proposto non si configura come un'alternativa ammissibile ma è lesivo di una riserva di competenza del Consiglio provinciale."

Riguardo al referendum sulla riduzione del traffico aereo, Toniatti ha avanzato altri dubbi di costituzionalità: il ddl sarebbe illegittimo in quanto contrario alla logica della struttura di un referendum. "Non interviene su norme di principio ma su procedimenti operativi occupandosi di disciplinare un settore della politica della Provincia, quello della mobilità." La formulazione vaga e generica senza una cornice di contenuto, inoltre, va al di là dell'istituto del referendum. I primi due referendum (priorità ai residenti negli alloggi e nelle seconde case) violano per Toniatti il principio della proporzionalità e della ragionevolezza e si configurano come una discriminazione simulata nei confronti dei non residenti: "Sono contrari sia al diritto costituzionale che a quello comunitario."

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Referendum: i pareri degli esperti

Parere di Roberto Toniatti su referendum

Parere di Walter Obwexer su referendum


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