Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Incontro Tommasini-CAI, consegnato documento sulla toponomastica

Il vicepresidente della giunta provinciale Christian Tommasini ha incontrato ieri sera (3 settembre) il consiglio direttivo del CAI. Al centro del colloquio la condivisione di una linea chiara in materia di toponomastica. Inoltre il CAI ha deliberato di costituire un tavolo tecnico con l'assessore Tommasini per elaborare una proposta sull'argomento. “La soluzione prevista dallo Statuto di autonomia - ha spiegato Tommasini - è l’unica che possa evitare tensioni”.

Il CAI ha consegnato a Tommasini un documento, che fa riferimento ad un altro già elaborato dal Club Alpino Italiano nel 1996, il quale sostiene che, in assenza di altre norme di riferimento, vada garantito il rispetto dello Statuto di Autonomia che prevede il bi- e trilinguismo (nei territori ladini) a prescindere dall’origine dei singoli toponimi. Si chiede pertanto il mantenimento dei toponimi bilingui nelle zone di montagna, con l’eventuale integrazione dei toponimi ladini, e si chiede l’immediato ripristino di tutta la segnaletica bi- e trilingue laddove negli anni è stata resa monolingue. Si propone inoltre di inserire le indicazioni relative alla sicurezza anche in lingua inglese, dato l’incremento di turisti stranieri. "La toponomastica - spiega il vicepresidente Tommasini - è uno degli elementi della cultura di ogni gruppo  linguistico. La soluzione attualmente sancita dallo Statuto di autonomia è l’unica che possa evitare tensioni e strumentalizzazioni  in materia, consentendo ad ogni cittadino di qualsiasi gruppo di sentirsi nella sua "Heimat" e valorizzare la ricchezza di vivere in una terra plurilingue. Le operazioni di cancellazione dei toponimi rispondono ad una logica sbagliata e controproducente per chi lavora per la pacifica convivenza".

"Senza il rispetto reciproco, dato dalla legge ma anche dal buon senso - prosegue Tommasini - è difficile proporre alle nuove generazioni progettualità che guardino al futuro, ad una terra plurilingue, ad un senso civico comune, ad una partecipazione attiva e sentita, ad un processo culturale positivo che guardi all’Europa. Occorre andare nella direzione di un uso della toponomastica  plurilingue che distingua eventualmente tra pubblico e privato, laddove deve essere chiaro che per "pubblico" si intende ad uso pubblico e ad uso del pubblico". L’impegno assunto con il CAI dal vicepresidente della giunta provinciale è di rappresentare questa posizione sul piano politico coordinando anche un tavolo tecnico sul tema. Il CAI sta inoltre ultimando un dossier, che in parte è stato presentato nella riunione di ieri, e che, nelle intenzioni dovrebbe essere consegnato al Ministro degli interni Roberto Maroni. "Questo affinché - conclude Tommasini - le sue visite in Provincia non restino semplicemente di passaggio, ma si traducano in un reale impegno anche del Governo su questo tema".

mb


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