Giornata dell’Autonomia 2014

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Tavolo anti-crisi, Repetto avanza altre proposte di sostegno ai lavoratori

Nuovo incontro del tavolo organizzato dall’assessore Barbara Repetto per coinvolgere tutte le parti sociali nella strategia di contrasto della crisi economica. Le domande per gli ammortizzatori in deroga da parte delle imprese sono state inferiori alle stime iniziali, ma la Repetto ha proposto nuovi interventi di sostegno per i lavoratori atipici e per i dipendenti che non hanno i requisiti per la cassa integrazione. CON AUDIO

L'assessore Barbara Repetto durante l'ultima riunione del tavolo anti-crisi

Nel corso della riunione, l’assessore Repetto ha illustrato l’attuale situazione del mercato del lavoro in provincia di Bolzano. Nei mesi estivi i dati si sono stabilizzati, ma la situazione occupazionale, nonostante alcuni segnali di ripresa, continuerà ad essere difficoltosa anche nei prossimi mesi. “Il quadro è ancora preoccupante – ha sottolineato la Repetto - per cui sono necessari un continuo monitoraggio e la disponibilità a modificare ed integrare in modo flessibile le azioni di sostegno a seconda di come evolve lo scenario”. Durante il tavolo anti-crisi sono stati inoltre presentanti i primi dati relativi all’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga entrati in vigore nel giugno 2009: a fine agosto erano state 60 le domande di cassa integrazione in deroga avanzate dalle imprese, per un totale di circa 300 lavoratori interessati. Le imprese che hanno fatto maggiore ricorso a questo strumento sono state le piccole aziende dei settori del commercio e dell’artigianato. Le domande pervenute sono state inferiori a quanto inizialmente stimato, e l’INPS sta già provvedendo alla liquidazione delle domande.

L’assessore Barbara Repetto ha poi illustrato alle parti sociali una proposta di criteri provinciali applicativi della legge regionale sugli interventi di sostegno al reddito di lavoratori che hanno perso il lavoro o sono stati sospesi a seguito della crisi economica. L’intervento principale riguarda l’indennità per i dipendenti licenziati a seguito della crisi che non hanno i requisiti per l’assegno di disoccupazione, ma che hanno maturato un’anzianità lavorativa di almeno 180 giorni presso l’ultimo datore di lavoro. Per loro l’ipotesi è quella di un’indennità di 834 euro lordi al mese. Per i lavoratori a progetto parasubordinati, con l’ultimo contratto di almeno tre mesi, l’indennità mensile prevista è di 600 euro, mentre per i lavoratori disoccupati che ricevono già altri sussidi l’intervento prevede un’integrazione di 178 euro mensili. Lo stesso importo è stato inoltre discusso quale sussidio aggiuntivo per i lavoratori in cassa integrazione che sono stati sospesi a zero ore per almeno un mese intero. Vista la variegata modalità con cui la cassa integrazione è stata utilizzata dalle imprese, a rotazione e per periodi frazionati, l’assessore Repetto si è detta “disponibile a proporre alla Giunta una ulteriore opzione di flessibilità nei requisiti di accesso a questo sostegno, che tenga conto di periodi settimanali di cassa integrazione in un arco temporale più lungo”. Tutti gli interventi possono avere una durata massima di sei mesi per ogni singolo lavoratore.

mb

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L’assessore Barbara Repetto illustra nuove proposte per i lavoratori


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