Giornata dell’Autonomia 2014

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100 km di rete altimetrica rimisurati in un mese

Da circa un mese la Ripartizione provinciale Libro fondiario, catasto fondiario e urbano ha avviato il progetto di rimisurare le linee di livellazione, l'operazione di calcolo del dislivello tra diversi punti del terreno. Sono stati completati i primi 100 km. La rete di riferimento altimetrico in Alto Adige, pari a 700 km, era stata misurata per l'ultima volta 55 anni fa.

In Alto Adige non esiste una rete di riferimento altimetrico adeguata: la vecchia rete non è stata mantenuta dall’Istituto geografico militare (l'organo cartografico statale) negli ultimi sessant'anni ed è parzialmente inutilizzabile perchè parte dell'infrastruttura è distrutta e parte ha cambiato quota per naturali movimenti del terreno. Nei prossimi tre anni, quindi, la Ripartizione provinciale Libro fondiario, catasto fondiario e urbano intende ripristinare la vecchia rete di livellazione, migliorandola anche in alcune valli laterali: "L'operazione riguarda circa 700 km di rete e serve a garantire l'elevata precisione di tutte le misurazioni di quota", sottolinea l'assessore provinciale Hans Berger.

Dopo un mese sono già stati misurati circa 100 km di livellazione, e entro fine 2009 si prevede di misurarne altrettanti. Il progetto è condotto in economia con personale interno della Ripartizione, appositamente seguito dai tecnici inviati dall’Istituto geografico militare. Preziosa e indispensabile è la collaborazione del Servizio strade della Provincia per regolare il traffico. Anche l’Igm ha espresso la sua soddisfazione per l’ottima cooperazione: il responsabile, generale Carlo Colella, rimarca l'importanza di questo tipo di iniziative, attraverso le quali gli enti locali "possono investire parte dei fondi dedicati al rilievo nell'ambito di progetti coordinati dall'Igm, che con notevole esperienza nel settore geodetico garantisce la qualità dei risultati, oltre che l'uniformità dei dati a livello nazionale ed europeo."

Tale coordinamento è importante anche perchè gli enti locali investono oggi ingenti quantità di risorse per aumentare e migliorare la conoscenza del proprio territorio. "Risorse che, se non coordinate, producono dati spesso disomogenei, differenti l'uno dall'altro, e quindi non pienamente utilizzabili", concludono gli esperti Igm.

pf


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