Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Tutti i numeri del turismo in Alto Adige

Il turismo resta il primo fattore economico in Alto Adige: l'istituto provinciale di statistica ASTAT traccia, sulla base degli ultimi dati presentati oggi (29 maggio) in un convegno a Palazzo Widmann, un positivo bilancio degli ultimi cinque anni, anche se nella passata stagione invernale si registrano leggeri cali. CON AUDIO

"Il turismo resta la colonna principale della struttura economica locale - ha sottolineato l'assessore provinciale Hans Berger - i dati presentati nel convegno offrono un riassunto della situazione attuale del settore e individuano prospettive per poter pianificare il suo sviluppo futuro." Le indagini sugli ospiti hanno confermato che l'Alto Adige resta una destinazione preferenziale. Oltre all'analisi congiunturale sull'andamento degli arrivi e delle presenze turistiche, le statistiche presentate dall'ASTAT offrono una panoramica sulle principali caratteristiche dei turisti, sul loro comportamento di spesa e sulla soddisfazione in tema di prezzi per l'alloggio e la ristorazione.

La combinazione tra tutte le fonti disponibili a livello provinciale ha permesso per la prima volta, attraverso il conto satellite del turismo, di quantificare l'importanza del settore nell'economia provinciale. Qualche dato significativo: malgrado la difficile congiuntura internazionale, l'ultma stagione invernale è stata la seconda migliore dal 1960, preceduta solo (per uno 0,6% di arrivi in più), dalla stagione 2007/08, che aveva registrato 5,4 milioni di visitatori e 27,6 milioni di pernottamenti (nell'inverno 2004/05 erano 26 milioni). Il 57,6% degli ospiti sceglie l'estate per le vacanze in Alto Adige, il 42,4 l'inverno. Le Dolomiti e la Valle Aurina sono con il 44,6% delle presenze le destinazioni più frequentate. Se la durata del soggiorno nel 2004/05 era di 5,4 giorni, la permanenza media lo scorso anno si è assestata sui 5,1 giorni.

I turisti sono soprattutto italiani e tedeschi, che assieme coprono l'80% degli arrivi. In crescita la presenza di vacanzieri dall'Est Europa. Dal sondaggio sulle scelte, risulta che gli ospiti prediligono hotel di categoria superiore anche a scapito di qualche giorno di vacanza in più. Il costo del soggiorno medio oscilla tra 75 e 150 € a notte. Cinque anni fa il volume di affari mosso dal turismo era di 2,5 miliardi €, nel 2008 si è registrata una crescita del 31,6%, per arrivare a 3,3 miliardi, con una spesa media giornaliera di 119 € al giorno (5 anni fa erano 96 €). "La situazione delle prenotazioni per l'estate al momento non è ottimale, ma siamo ottimisti perchè l'esperienza nsegna che spesso il turista decide all'ultimo momento", ha rilevato l'assessore Berger, che ha ribadito la necessità per le imprese del settore ricettivo di essere flessibili e pronte a reagire velocemente alle trasformazioni del mercato.

In allegato: dati e studi ASTAT

pf

Downloads


Torna su

Foto 2015

Altre foto


Torna su