Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Il 2 giugno si celebra la Giornata nazionale dell’autismo

Martedì 2 giugno si celebra la Giornata nazionale dell’autismo ed a tale riguarda la direttrice dell’Ufficio soggetti portatori di handicap ed invalidi civili, Luciana Fiocca, sottolinea che si tratta di un’occasione per sensibilizzare ed informare la popolazione nei confronti dell’autismo.

In Alto Adige l’assistenza ai malati di autismo può contare su di una fitta rete di servizi presenti in tutti i Comprensori che forniscono assistenza e sostegno sia ai malati di autismo che alle loro famiglie.

L'autismo è considerato dalla comunità scientifica internazionale un disturbo che interessa la funzione cerebrale; la persona affetta da tale patologia mostra una marcata diminuzione dell'integrazione sociale e della comunicazione, attualmente risultano ancora sconosciute le cause di tale manifestazione.

Più precisamente si dovrebbe parlare di disturbi dello spettro dell'autismo (DSA o ASDs, Autistic Spectrum Disorder). Gli autistici mostrano un'apparente carenza di interesse e di reciprocità relazionale con gli altri; tendenza all'isolamento ed alla chiusura sociale; apparente indifferenza emotiva agli stimoli o ipereccitabilità agli stessi; difficoltà di instaurare un contatto visivo.

Il bambino che intorno ai due anni di età continui ad evitare lo sguardo degli altri mostra, secondo diversi studi, la possibilità di sviluppare l'autismo. Gli autistici hanno difficoltà nell'iniziare una conversazione o a rispettare i turni, difficoltà a rispondere alle domande ed a partecipare alla vita od ai giochi di gruppo.

Non è infrequente che bambini affetti da autismo vengano inizialmente sottoposti a controlli per verificare una sospetta sordità, dal momento che non ostrano apparenti reazioni,proprio come se avessero problemi uditivi, quando vengono chiamati per nome.

Alla struttura “Seeburg” di Bressanone, la prima di questo tipo in Alto Adige è seguita la creazione di analoghe strutture a Cortaccia, e Bagni di Zolfo nei pressi di Bolzano e nello “Josefsheim” dell’Associazione Lebenshilfe di Brunico.

È inoltre attivo in Alto Adige, sottolinea la dott.ssa Fiocca, un gruppo di “Auto mutuo aiuto” organizzato dalle madri di bambini artistici che offre informazioni e scambio di esperienze sulla malattia. Grazie alle specifiche tecniche di comunicazione adottate in queste strutture si sono ottenuti buoni risultati per far uscire i malati di autismo dal loro isolamento.

FG


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