Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Mediatore interculturale, riconosciuta la figura professionale

Nel corso della riunione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è stato approvato lo standard della figura professionale del mediatore interculturale. “Si tratta di un risultato importante – sottolinea l’assessore Barbara Repetto - che riconosce l’opera realizzata dai mediatori all’interno delle politiche locali di integrazione”.

I movimenti migratori e l'accentuata mobilità della vita moderna, rendono inevitabilmente più elevati gli intrecci etnici, culturali, religiosi e linguistici in tutte le parti del mondo. Ai fini della coesione sociale, premessa indispensabile per lo sviluppo dell’economia della conoscenza prevista dalla strategia di Lisbona, assumono una sempre maggiore valenza quelle persone, comunità e gruppi istituzionali che contribuiscono a garantire la non discriminazione e le pari opportunità, e favoriscono il dialogo e lo scambio tra le diverse culture. Nelle migrazioni dei cittadini stranieri, e nell’ambito delle politiche locali di integrazione sociale, questa funzione "ponte" è stata storicamente promossa e sviluppata dai mediatori interculturali.

La proposta di riconoscere ufficialmente la figura professionale del mediatore interculturale, già condivisa con i coordinamenti Politiche sociali e flussi migratori, ha trovato l'accordo definitivo nell’ambito della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome. "Con il riconoscimento della figura del mediatore interculturale - commenta l'assessore Repetto - si concretizza l'opportunità di aprire un confronto in sede nazionale tra le regioni e i Ministeri degli interni, della pubblica istruzione e del lavoro, volto a condividere la proposta, nella prospettiva di un accordo istitutivo della professione a livello nazionale".

Anche nella nostra provincia la presenza dei mediatori ha contribuito a migliorare i livelli di integrazione degli immigrati, nonché la coesione e la convivenza pacifica. In questo ambito, grande importanza per l'elaborazione del profilo professionale e delle competenze, l'ha avuta il progetto interregionale "Area umanitaria", coordinato dal professor Salvatore Saltarelli, per il quale la Formazione professionale italiana ha svolto funzioni di capofila.

mb


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