Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

L'ass. Tommasini a colloquio con rappresentanti del Centro Casa

Il programma di costruzione dei 1.000 alloggi per il ceto medio, il progetto di comunicazione integrata nei confronti degli inquilini di alloggi sociali e le prospettive di una collaborazione sinergica sono stati i temi affrontati dall’assessore provinciale all’edilizia abitativa, Christian Tommasini, assieme ai rappresentanti dell’associazione inquilini dell’Alto Adige Centro Casa, nelle persone del presidente Adolfo Detassis, Vito Prestifilippi responsabile della sezione IPES, e Horst Gasser, rappresentante nel Consiglio di amministrazione dell’IPES, nell’ambito di un incontro di presentazione tenutosi questa mattina (20 marzo) in Provincia a Bolzano.

L'assessore C.Tommasini (1. da ds) a colloquio con i rappresentanti del Centro Casa (da sin.) A.Detassis, V.Prestifilippi e Horst Gasser. (FOTO/USP:B.Ravanelli)

L’assessore Tommasini ha consegnato ai rappresentanti del Centro Casa le linee guida dell’azione politica che intende perseguire nel settore abitativo durante la legislatura illustrando in particolare due dei suoi punti. Come ha sottolineato l’assessore, in parallelo alla prosecuzione dei programmi edilizi dell’Isituto per l’edilizia sociale IPES in favore dei cittadini meno abbienti, costituisce una priorità  il programma straordinario di realizzazione di 1.000 alloggi da dare in affitto a canone provinciale a cittadini del ceto medio nell’ottica di un meccanismo flessibile di social housing. L’obiettivo è quello di attivare una sinergia positiva tra Provincia e Comuni per partire in tempi brevi e di sbloccare già entro il 2009 una parte del programma così che il piano possa incidere sul mercato e sortire un effetto calmieratore degli affitti.
Quale altra precisa volontà politica l’assessore Tommasini ha citato il progetto di comunicazione sociale integrata nei confronti degli inquilini di alloggi sociali che dovrebbe partire nel settembre 2009. Secondo l’assessore è prioritario che le persone che occupano alloggi realizzati con risorse pubbliche, che attualmente mostrano disagio, ne percepiscano i lati positivi trattandosi in generale di alloggi di ottima qualità abitativa. Con azioni concertate sinergicamente da Provincia, Istituto per l’edilizia sociale IPES ed altri soggetti e attraverso momenti di socializzazione si intende comunicare meglio questa qualità attraverso eventi di socializzazione all’insegna della crescita di una cittadinanza attiva. A tal fine l’assessore ha chiesto anche la collaborazione dell’associazione degli inquilini dell’Alto Adige.

Il presidente del Centro Casa Adolfo Detassis riferendosi al programma dei mille alloggi per il ceto medio ne ha apprezzato le prospettive sottolineandone la precedenza assoluta. A tal proposito, però, ha posto in evidenza l’importanza che gli alloggi dati in affitto a canone calmierato non siano trasferiti in proprietà agli inquilini dopo dieci anni. In merito alla politica di edilizia abitativa ha sollevato la necessità di un ripensamento all’attuale sistema contributivo per l’acquisto della prima casa proponendo di riformulare la normativa adeguando le misure di sostegno. Varie proposte per soluzioni alternative saranno raccolte in un documento che presto il Centro Casa intende sottoporre all’attenzione dell’assessore.

In riferimento alla questione dell’incremento degli importi d’affitto alle ragazze madri inquiline di alloggi IPES, accennata da Vito Prestifilippi nel corso del colloquio, l’assessore Tommasini ha ricordato che l’assessorato ha chiesto all’Istituto per l’edilizia sociale quale ente gestore di fare chiarezza valutando in modo analitico caso per caso.

Entrambe le parti hanno concordato di proseguire la collaborazione e di confrontarsi in incontri periodici.

SA


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