Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Assessore Repetto e Kasslatter Mur sulla Giornata mondiale della Donna

Le assessore provinciali Barbara Repetto e Sabina Kasslatter Mur hanno preso posizione sulla Giornata mondiale della Donna facendo riferimento al previsto adeguamento dell’età pensionabile delle donne da parte del Governo. Favorevoli all’adeguamento chiedono che ai fini della pensione e della previdenza si tenga conto anche del lavoro svolto nell’educazione e cura e nella gestione domestica.

Entrambe le assessore provinciali Barbara Repetto e Sabina Kasslatter Mur prendono l’attuale discussione sull’adeguamento dell’età pensionabile per le donne a quella per gli uomini quale spunto per un messaggio in occasione della Giornata mondiale della Donna il prossimo 8 marzo: “Siamo favorevoli alla parificazione dei generi in ambio pensionistico. Ma questo può avvenire solo a condizione che donne e uomini ottengano un pari trattamento anche durante la vita lavorativa”, fatto questo ancora lontano dalla realtà. “Le donne” – come proseguono in modo critico le due assessore – “sono sottorappresentante in modo evidente nelle posizioni dirigenziali e concentrate in poche figure professionali prevalentemente nel sociale e per il medesimo lavoro sono peggio retribuite, fatto questo che si ripercuote anche nella pensione”.

L’Unione Europea in occasione di una recente conferenza stampa di presnetazioen di una campagna per l’abbattimento del divario stipendiale fra i generi ha reso noto che le donne nella UE guadagnano ancora in media il 17,4 per cento in meno rispetto agli uomini. Inoltre, sono in primo luogo le donne che generalmente non retribuite svolgono prezioso lavoro nell’educazione dei figli cura e nella gestione domestica e proprio per tale ragione sono impiegate solo part time e di conseguenza con una minore assicurazione previdenziale. “Solo se si provvede a tenere adeguatamente presenti nella biografia pensionistica delle donne (ma naturalmente anche degli uomini) i tempi dedicati all’educazione dei figli ed alla cura dei famigliari si può anche parlare di un’equiparazione dell’età pensionabile delle donne (finora 60 anni) a quella degli uomini (65 anni)”, come sottolineano le assessore Repetto e Kasslatter Mur.

L’educazione e la cura dovrebbero essere poste su un piano paritario. “Le donne lavorano tanto quanto gli uomini ed hanno lo stesso diritto di realizzarsi professionalmente”, come pongono in evidenza le due assessore. Anche l’educazione dei figli ed il lavoro di cura pertanto ai sensi di una suddivisione paritaria del lavoro dovrebbero essere compito di entrambi i genitori.

SA


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