Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Repetto sui tagli prospettati ai fondi delle autonomie

Fare riferimento a fondi per annualità passate e sui quali il bilancio della Provincia di Bolzano ha fatto affidamento iscrivendo i relativi importi, è cosa poco seria soprattutto nel momento in cui si vorrebbe - con il federalismo fiscale - conferire maggiore certezza alle risorse finanziarie e favorire una gestione più responsabile dei fondi pubblici: è quanto sottolinea l'assessore provinciale alle Finanze e bilancio Barbara Repetto sulla questione dei tagli ai fondi delle autonomie minacciati dal ministro Calderoli. Ed ad essere negati sarebbero anche i rimborsi sulla scuola, una competenza che però lo Stato ha delegato alla Provincia.

Era stato proprio il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, incontrando a Roma il presidente Durnwalder, a complimentarsi con la Provincia autonoma per la sua alta qualità amministrativa a beneficio evidente della popolazione locale. "E’ paradossale che a pochi giorni di distanza un esponente del governo, il ministro Calderoli, affronti le tematiche della autonomia speciale con toni e accenti che nulla hanno a che vedere con un vero federalismo e dimostrano soprattutto una scarsa conoscenza della realtà storica e politica della autonomia altoatesina, garantita da accordi internazionali e norme costituzionali", sottolinea l'assessore provinciale a Finanze e bilancio Barbara Repetto.

La Provincia di Bolzano, rivendicando le proprie prerogative autonomistiche e ordinamentali, "è orgogliosa di quanto ha saputo realizzare, con una realtà socioeconomica che primeggia non solo a livello nazionale ma europeo. Il tutto superando storiche diffidenze e lavorando nel segno della collaborazione tra popolazioni di lingua e cultura diverse", ricorda Repetto. Con queste motivazioni, la Provincia è come sempre disponibile a fare la propria parte per contribuire al risanamento del bilancio statale nel segno della solidarietà con le altre realtà regionali. Per questo scopo da tempo sono pronte norme e proposte che consentono di contribuire alle finanze dello Stato salvaguardando però pienamente le specificità autonomistiche. "Se da un punto di vista politico - precisa Repetto - lo stop al decreto sulla quota variabile può anche interpretarsi come conseguenza della rincorsa a prese di posizione populistiche in materia di finanziamenti alle Regioni, da un punto di vista tecnico il modo scelto per sollevare la questione è però quanto mai inopportuno."

La responsabile di Finanze e bilancio osserva che "fare riferimento a fondi per annualità passate e sui quali il bilancio della Provincia ha fatto affidamento iscrivendo i relativi importi, è cosa poco seria soprattutto nel momento in cui si vorrebbe – con il federalismo fiscale – conferire maggiore certezza alle risorse finanziarie e favorire una gestione più autonoma e responsabile dei fondi pubblici." Repetto ricorda che il decreto in questione non riguarda solo la quota variabile ma anche il rimborso, parziale, della funzione delegata della scuola, cioè degli stipendi degli insegnanti delle scuole a carattere statale: questa è anzi gran parte della somma (1,5 miliardi € sui 2,2 complessivi) e si tratta di fondi che la Provincia ha già speso in anticipo dal 2000. "È il parziale rimborso, circa 2/3 di quanto la Provincia spende, di una funzione che lo Stato ha delegato promettendo ritorno di fondi che ora nega. Per di più nell’ambito di una discussione che non ha alcuna attinenza con la scuola", conclude l'assessore Repetto.

pf


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