Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Al via il corso di video partecipato per giovani "Il mio sguardo"

Lunedì 28 luglio alle ore 9 presso la Scuola di documentario, televisione e nuovi media, Zelig, a Bolzano in via Brennero 20/d, inizia il corso di video partecipato “IL MIO SGUARDO”, un progetto sperimentale che rientra tra i progetti innovativi del Servizio Giovani della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia.

Come sostiene l’Assessore provinciale alla Cultura Italiana dott. Luigi Cigolla: “Con IL MIO SGUARDO il Servizio Giovani intende offrire ai ragazzi in età adolescenziale una nuova opportunità per esprimersi e per raccontare il proprio mondo. Un’occasione preziosa anche per gli adulti, che acquisiranno un nuovo strumento per avvicinarsi al mondo dell’adolescenza, a partire dallo sguardo degli stessi ragazzi”.

Il corso, organizzato in collaborazione con Zelig, scuola di documentario, televisione e nuovi media di Bolzano, è destinato a due gruppi di ragazzi rispettivamente di anni 12-14 e di anni 15-17 e durerà due settimane, da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle ore 17, fino all’8 agosto 2008.

Il percorso didattico si articolerà in momenti di lezione in aula presso la sede della scuola Zelig, in via Brennero 20/d, ma anche in uscite all’aperto, occasioni fondamentali che gli allievi avranno per confrontarsi direttamente con gli strumenti di ripresa video.

Il corso verrà condotto dai massimi esperti locali e nazionali di video partecipato: Angelo Loy, Roma (Regia), Debora Scaperrotta, Bolzano (Regia), Eva Lageder, Bolzano (Camera), Harald Erschbaumer. Bolzano (Camera), Valentina Zaggia, Roma (Montaggio). Angelo Loy, che coordinerà i lavori, è un vero  "guru" del video partecipato; lavora da 8 anni negli "slum" ovvero le baracche di Dagoretti a Nairobi, ralizza  ed è insieme ad Amref uno dei "facilitatori" di progetti filmici con i ragazzi di strada. Insieme hanno attivato un processo che ora è uno strumento importante per i ragazzi e per la società.

 

Il Partecipatory video (video partecipato)  è l’utilizzo attivo dei media audiovisivi e delle nuove tecnologie video per “raccontare” sé stessi, il proprio ambiente, il proprio lavoro e i propri progetti. Regista e cameraman assumono un ruolo nuovo diventando “facilitators”, mettendo gli altri, ognuno, in condizione di “raccontare” sé stessi per mezzo di un film.

Documentare implica un grande lavoro di osservazione, ognuno però osserva dal proprio punto di vista. Il metodo del video partecipato permette di mettere insieme vari punti di vista o “sguardi” per poi farli convivere in un lavoro unico, un video. L’ osservazione guidata dal metodo del video partecipato permette di entrare, studiare e rivedere la realtà con occhi nuovi e una consapevolezza “diversa”.

SA


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