Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla burocrazia nei contratti di lavoro

Con una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea è stato accertato che l’obbligo di una comunicazione (del contratto di lavoro part-time) all’amministrazione, previsto dalla legislazione del lavoro italiana, contrasta con il diritto comunitario. Così la Corte di giustizia europea ha dato ragione ad una ditta altoatesina che ha presentato ricorso davanti alla Corte contro questo obbligo.

La normativa che prevede l’obbligo a carico del datore di lavoro di inviare copia del contratto di lavoro a tempo parziale, entro 30 giorni dalla stipulazione, stabilendo, in caso di omissione, una sanzione, nel frattempo è stata abrogata, ma la sentenza della Corte Europea, secondo il direttore della Ripartizione lavoro della Provincia, Helmuth Sinn, può avere carattere indicativo anche per tanti altri oneri amministrativi nel diritto del lavoro per le aziende.

La Corte di Giustizia Europea ha motivato la sua decisione con il fatto che l’obbligo di notifica rappresenta per le aziende un ostacolo burocratico che può limitare le possibilità di lavoro a tempo parziale.

Questo adempimento amministrativo, a causa dei suoi costi e delle sanzioni che lo accompagnano, rischia di danneggiare le piccole e medie imprese che possono essere indotte ad abbandonare il modo di organizzazione del lavoro a tempo parziale che la direttiva europea sul lavoro parziale mira invece a promuovere.

L’argomento del Governo italiano, secondo il quale tale obbligo di notifica ha lo scopo di  combattere il lavoro nero, non ha convinto la Corte di Giustizia Europea.

Infatti, la Corte è dell’avviso che esistano misure meno onerose che permettono al Governo italiano di ottenere gli obiettivi auspicati in materia di lotta al lavoro nero, settore in cui le autorità nazionali dispongono già di mezzi di sorveglianza ed ispettivi.

 

 

FG


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