News 2015
Una fiaba per l’integrazione
È stata presentata stamattina a Bolzano, nel corso di una conferenza stampa, nel parco dell’Hotel Luna a Bolzano, la versione in lingua tedesca dal titolo “Duhierher und Dudahin“, della favola “Titequà e Titelà“ scritta da Pino Carollo ed edita a cura dell’Associazione provinciale dei genitori di bambini Down “Il sorriso – das Lächeln“.
L’assessore alla sanità, Richard Theiner, che ha partecipato alla presentazione del libro edito a cura dell’associazione “il Sorriso – das Lächeln”, ha affermato di aver fatto personalmente l’esperienza che la lettura della bella fiaba dell’autore bolzanino Pino Carollo è in grado di catturare l’attenzione dei bambini. “A volte gli adulti tendono a dividere le persone in persone perfette e con difetti, ma per i bambini queste differenze non ci sono. È un messaggio che questa favola racconta in modo esemplare”.
L’autore ha preannunciato che la storia sull’infanzia della bambina protagonista della fiaba, avrà un seguito, seguendo la protagonista, una persona reale, nel suo percorso di vita.
La favola, una bella storia d’integrazione e di valorizzazione della diversità, è stata pubblicata a Verona dove è stata distribuita anche nelle scuole. La traduzione in lingua tedesca della favola ha tenuto conto del ritmo narrativo.
La pubblicazione in entrambe le lingue è stata possibile grazie al finanziamento dell’Azienda Elettrica Spa dell’Alto Adige. Il direttore di Azienda Elettrica, Pietro Calò ha affermato che il finanziamento di questa iniziativa è un segno del legame dell’Azienda con il territorio e della sua vocazione sociale.
I proventi della vendita della pubblicazione, disponibile presso la sede dell’Associazione il sorriso, andranno a sostegno dell’Associazione.
Alla presentazione nel parco dell’Hotel Luna a Bolzano sono intervenuti, oltre all’ assessore alla sanità e politiche sociali, Richard Theiner, l’autore, lo scrittore e regista Pino Carollo, la presidente dell’Associazione “il sorriso – das Lächeln”, Sandra Menegatti, la vicepresidente Daniela Tschimben e l’amministratore delegato di AEC, Pietro Calò.
FG