Giornata dell’Autonomia 2014

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Contaminazione dagli Ogm, Berger guarda con speranza al Canada

Una controversia giudiziaria canadese potrebbe avere importanti risvolti anche a livello europeo per quanto riguarda gli Ogm. "Per la prima volta un colosso dei sementi come la Monsanto - commenta l'assessore Hans Berger - ammette le proprie responsabilità per la contaminazione dei terreni con organismi geneticamente modificati".

Tutto nasce dalla causa intentata contro la multinazionale americana da un coltivatore canadese, dopo che quest'ultimo aveva scoperto all'interno di un suo campo di colza la presenza di sementi geneticamente modificati che potevano risalire ad una produzione Monsanto. Dato che l'agricoltore non aveva seminato il terreno, l'unico motivo della presenza di quelle semenze Ogm non poteva che essere una contaminazione. Dopo aver estirpato le piante, il coltivatore canadese ha mandato il conto alla Monsanto e, di fronte al rifiuto dell'azienda di rimborsargli le spese sostenute, ha deciso di adire le vie legali. A poche ore dalla sentenza, la multinazionale americana ha raggiunto un accordo extragiudiziale con l'agricoltore, riconoscendo le argomentazioni della controparte.

"Si tratta di un passaggio fondamentale per il futuro del settore - commenta l'assessore all'agricoltura Hans Berger - perchè per la prima volta un'azienda ammette le proprie responsabilità per la contaminazione genetica di un terreno. Questa vicenda apre la strada a chiunque voglia ricorrere ad un tribunale contro fatti del genere". Le ricadute, inoltre, potrebbero essere interessanti anche a livello europeo, dove i paletti contro gli Ogm sono decisamente maggiori rispetto al Nord-America. "Spero che a Bruxelles tengano conto di questa controversia giudiziaria - prosegue Berger - io, come coordinatore del settore Ogm per conto del Comitato delle regioni, approverò qualsiasi tipo di ostacolo venga posto all'utilizzo degli organismi geneticamente modificati. Se le nostre linee guida avranno l'ok dell'Unione Europea, l'Alto Adige potrà continuare ad essere un territorio Ogm-free, e per i consumatori sarebbe fondamentale che anche gli altri paesi seguissero la nostra strada".

mb


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