Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Durnwalder sulla Giornata della memoria

L'estradizione del comandante del Lager di Bolzano, Michael Seifert, "è un segnale importante, anche se tardivo, del fatto che i responsabili di terribili atti di barbarie non possono mai sottrarsi alle proprie responsabilità, perchè i crimini contro l'umanità non cadono in prescrizione, né sul piano della giustizia né su quello della morale": lo sottolinea il presidente della Provincia Luis Durnwalder in occasione del 27 gennaio, proclamato "Giorno della memoria" per ricordare lo sterminio del popolo ebraico e dei deportati militari e politici.

Il presidente Durnwalder premette che negli anniversari "è facile cadere nella retorica: senza approfondire la conoscenza delle radici storiche e delle cause dell’antisemitismo, anche il Giorno della memoria rischia di diventare un rituale." In tal senso l'annunciata estradizione di Seifert costituisce un'ulteriore occasione "di ricordare per conoscere, di mettere in pratica una memoria attiva che si deve tradurre in impegno concreto in tutte le sedi: politiche e istituzionali, associative e educative", sottolinea Durnwalder.

 

Tramandare la memoria di quei terribili eventi provocati dalle ideologie nazista e fascista è oggi più che mai importante: "Bisogna sempre conservare la capacità di interrogarsi di fronte ai fatti della storia - osserva Durnwalder - e soprattutto le nuove generazioni devono essere messe nelle condizioni di capire: solo così avranno un parametro morale per distinguere il bene dal male."


Questo sforzo si concretizza in primo luogo con iniziative rivolte ai giovani e "con l’obiettivo di favorire la crescita della conoscenza reciproca, del rispetto degli altri e della cultura della pace. L'attenzione e il senso di responsabilità dei cittadini devono restare sempre vigili, perchè simili barbarie non si ripetano più", conclude il Presidente della Provincia. 

 

 

pf


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